Venerdì 25 maggio, presso l’aula magna dell’istituto, gli studenti renderanno noto il report e le informazioni raccolte sul piano di Protezione civile nocerino e sui fondi regionali. Duro l’impatto dei giovani con la realtà burocratica

di Anna Califano

Si terrà venerdì 25 maggio, alle 10:30, presso l’aula magna del liceo classico G.B. Vico di Nocera Inferiore, l’evento finale “Noi da soli splendiamo al tramonto” per il progetto “A scuola di Open coesione” a cui hanno partecipato i ragazzi della VCC con l’aiuto della professoressa  Angelina Sessa, referente del progetto per l’istituto.

L’evento è ad ingresso libero e durante la presentazione si parlerà non solo del progetto che i ragazzi con passione hanno portato avanti da dicembre ad aprile, ma soprattutto dei risultati che hanno raccolto confrontandosi, inoltre, con altre 144 scuole in tutta Italia. Oggetto della loro ricerca è stato il Piano di Protezione Civile del comune di Nocera Inferiore con un inizio previsto per il 15 dicembre 2014 e fine prevista per l’11 dicembre 2015, ma effettivamente non disponibile.
I ragazzi, infatti, hanno scoperto che i soldi promessi dalla regione al comune, circa diecimila euro, per finanziare il piano nocerino, si trovano in uno stato di ignoto utilizzo. Durante il loro percorso di ricerca gli studenti si sono dovuti confrontare con la realtà delle pubbliche amministrazioni, e se è vero che hanno ricevuto aiuti e chiarimenti dall’amministrazione comunale così non è stato per quella regionale, situazione che non poco ha messo in difficoltà il loro progetto. Nonostante ciò tutti si sono ritenuti soddisfatti del lavoro svolto.
«È stato molto bello scoprire un nuovo mondo con la classe. A seconda delle attività che più ci piacevano svolgere ci siamo divisi in gruppi, io ero nel gruppo storytelling – afferma Annamaria Prisco, alunna della classe VCC e continua – il nostro obiettivo era quello di raccontare i progressi e le informazioni che riuscivamo a raccogliere, e a diffonderle attraverso i social. Abbiamo analizzato temi che normalmente a scuola penso non vengono trattati a sufficienza come la sensibilizzazione dell’ambiente e del territorio». vico open coesione1«Sicuramente questa è stata un’esperienza innovativa che va a formarti e la parte più interessante del progetto è stata appunto la predisposizione della classe per intero al lavoro in gruppo, lo spirito di squadra e di sacrificio, una spiccata vena di voluntas che ha caratterizzato l’intero gruppo classe – afferma invece Francesco Puopolo del gruppo project manager e continua orgoglioso – Questa iniziativa ha dato prova che un progetto, magari più incline a studenti di istituti tecnici o scientifici, sia stato ampiamente portato a termine anche da una classe dell’istituto classico dimostrando che chi studia greco e latino può fare qualsiasi cosa».
Parole dure ma giuste invece quelle della professoressa Angelina Sessa che ha accompagnato i ragazzi lungo tutto il percorso del progetto: «Con questo progetto abbiamo tentato in un certo senso anche di denunciare l’operato della regione perché laddove dovrebbe esserci trasparenza essa non c’è e noi che vorremmo invece collaborare per capire quali sono le motivazioni che sono alla base di determinate problematiche vediamo che purtroppo non c’è collaborazione e la trasparenza è solo un’utopia». La trasparenza della pubblica amministrazione sarà anche un’utopia ma fortunatamente non vale lo stesso per i ragazzi che hanno documentato il loro lavoro sul “Blog Team Salvambiente” facilmente visitabile all’indirizzo internet http://www.ascuoladiopencoesione.it/asoc/1718/.

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