Venerdì 25 maggio, al teatro Diana di Nocera Inferiore, Artenauta Teatro in scena con la regia di Simona Tortora per vedere che “i vivi si agitano come pulcini nella stoppa e il morto è l’unico che sappia fare bene la sua parte”
di Anna Califano
Si concluderà venerdì 25 maggio alle 21, presso il teatro comunale Diana di Nocera Inferiore, la rassegna teatrale L’Essere & L’Umano, con l’ultimo spettacolo dal titolo (in realtà solo apparente)ⁿ. La rassegna è a cura di Artenauta Teatro, con la direzione artistica della regista Simona Tortora, in sinergia con il Teatro Pubblico Campano e col patrocinio del Comune di Nocera Inferiore.
Una rassegna coronata da successi in cui il palco del Diana è stato calcato da compagnie di fama nazionale provenienti sia da Napoli che da Roma. Questa volta in scena la compagnia nocerina Artenauta Teatro con la regia e drammaturgia della stessa Simona Tortora e lo spettacolo, (in realtà solo apparente)ⁿ, liberamente tratto dal romanzo e commedia teatrale “Il povero Piero”, dello scrittore italiano del ‘900 Achille Campanile, celebre per il suo umorismo surreale e i giochi di parole. È da settembre che i ragazzi, prima con il laboratorio e il training sul corpo e le emozioni e dopo con la ricerca del personaggio e la vera e proprio costruzione dello spettacolo, stanno lavorando sull’opera ed è possibile osservare parte del loro operato attraverso il documentario “Dietro la realtà apparente” (che puoi vedere qui: https://www.youtube.com/watch?v=Nunxqc9N8G8&t=87s ), in cui si spiega come nasce la messa in scena di uno spettacolo teatrale e che tipo di lavoro ci sia dietro.
«Ho sempre amato chi fa della quotidianità un atto artistico e sovversivo. Nelle sue opere, Achille Campanile riesce con la sua scrittura surreale ed ironica a prendere di petto la realtà del nostro più comune agire e a darle una dimensione che ne mette in luce tutta la sua contraddizione – afferma nelle note di regia Simona Tortora e continua – La messinscena ha un’ispirazione figurativa che potrei definire magrittiana. Un testo dove il morto è l’unico che sappia fare bene la propria parte, disteso sul letto tra i fiori e le candele, pallido, freddo e impenetrabile come s’addice alla sua nuova condizione. E i vivi? Eccoli che s’agitano senza bene, in un movimento in apparenza continuo ma di fatto bloccato da stereotipie e convenzioni. Divertenti ma maledettamente impreparati alla vita. E alla morte».
Per ulteriori informazioni circa lo spettacolo è possibile contattare i numeri 3205591797 / 3394212114 o controllare la pagina Facebook Artenauta Teatro. I biglietti sono acquistabili a 10 euro o al prezzo ridotto di 8 euro per gli under 18 e gli over 65 presso il botteghino del teatro, che è aperto dal lunedì al sabato dalle 18:30 alle 21.