Il primo cittadino, Manlio Torquato, manda una missiva di fuoco alle direzioni dell’Asl e dell’ospedale cittadino: «Basta con le riduzioni estive del servizio!»
È davvero arrabbiato questa volta Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore, sulla gestione della sanità nella sua città. Si inizia già di nuovo a parlare di riduzione dei servizi erogati nel periodo estivo, e come successo anche negli anni scorsi la situazione, già normalmente non sempre accettabile, diventa esplosiva.
Il sindaco si è armato di carta e penna e ha scritto al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ad Antonio Giordano, direttore dell’Asl, e al quasi onomimo Alfonso, direttore dell’Umberto I, per puntare, con decisione, i piedi a terra: «Siamo ancora una volta alle porte della stagione estiva – scrive il primo cittadino – ed ancora una volta, anno dopo anno, stiamo a “combattere” con l’imminente accorpamento dei reparti, la riduzione degli interventi di elezione, la insufficienza del personale paramedico (il cui arrivo, di massa, ci era stato assicurato lo scorso anno, il precedente ancora, e quello ancora prima)».
Poi Torquato tocca il punto dolente dell’assistenza: la carenza di operatori sanitari e tecnici, più che insufficienti. «Ad oggi, ad esempio, gli infermieri – contunua – in un numero inferiore a quello stimato (ne mancherebbero una trentina) e in gran parte over 50 anni, potrebbero svolgere un numero massimo di 48 ore mensili di straordinario, ma per carenza arrivano a svolgere almeno 70 ore e non nel loro reparto di competenza. Per non parlare del Pronto Soccorso, che continua a lavorare ancora in affanno. Le rassicurazioni dateci finora dalle Dirigenze (sia quella Sanitaria di Presidio che quella Generale) non ci rassicurano più».
Il sindaco non si accontenta più di parole, e ritiene necessario «chiedere un incontro ai vertici aziendali e di presidio con la Commissione Consiliare Speciale Sanità del Comune di Nocera Inferiore, poiché ad oggi il nostro ripetuto “andirivieni” non ha avuto risposte concrete all’altezza della situazione». Il primo cittadino non nega qualche miglioramento, qualche ristrutturazione, qualche innovazione, ma evidenzia che questo non basta. «Quale Autorità Sanitaria Locale, cui incombe per legge anche la facoltà dì assolvere a compiti di verifica sul funzionamento delle attività ospedaliere cittadine, avverto l’inderogabile dovere, nell’interesse della popolazione, di rivolgere il pubblico presente appello. Al quale spero di poter ricevere operative quanto formali risposte».