Con il suo lavorò contribuì ad apportare miglioramenti a molti oggetti di uso quotidiano come la macchina da scrivere e la macchina da cucire migliorando la qualità della vita dei consumatori
di Gerardina Cetrangolo
Nel 2006, grazie al suo congelatore per il gelato, viene inserita nella National Inventors Hall of Fame, un’organizzazione americana fondata nel 1973 che conferisce onore a tutte quelle persone che rendono possibile il progresso umano, sociale ed economico. Beulah Louise Haenry, nota come “Lady Edison”, nacque nel 1887 in North Carolina negli Stati Uniti, da una famiglia con forti inclinazioni artistiche e patriottiche.
Discendente diretta di Patrik Haenry, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America, brillante e con una gran fantasia, già all’età di nove anni cominciò a fare disegni per le sue invenzioni. Fu durante gli anni del college, e precisamente nel 1912, che si guadagnò il celebre soprannome, per aver brevettato un congelatore per il gelato. Quello, appunto, poi inserito nella National Inventors Hall of Fame per ricordarla.
Tra le tante invenzioni che brevettò vi furono spugne di sapone per lavare i piatti e persone, e un tipo di ombrello parasole con federe di diversi colori staccabili a scatto, in modo tale da poter cambiare le federe in tessuto ed abbinarle ai propri vestiti. Grazie alla vendita dei diritti su questa invenzione riuscì a trasferirsi a New York, dove fondò l’azienda Haenry Umbrella and Parasol Company proprio per commercializzarla. Allo stesso tempo collaborò come consulente con moltissime aziende, come l’International Doll Company, e nel 1935 inventò la bambola Miss Illusion, che chiudeva gli occhi e ne cambiava addirittura il colore, oltre che il colore dei capelli grazie ad un meccanismo a scatto.
Un’interessante novità fu sostituire le vecchie imbottiture interne dei giocattoli con tubi di gomma gonfiabili, in questo modo il loro peso venne ridotto notevolmente. In totale la Haenry depositò ben 49 brevetti durante tutta la sua vita e nel 1973 venne accreditata di oltre cento invenzioni. Migliorò le prestazioni di tanti articoli di uso quotidiano ed inventò nuovi componenti, come nel caso della macchina da cucire, per la quale migliorò le prestazioni riuscendo a non far aggrovigliare i fili sul tessuto. Migliorò anche le prestazioni della macchina da scrivere, riuscendo a fare quattro copie di un documento originale senza usare la carta carbone, grazie al Protograf, un antenato della nostra fotocopiatrice. Divenne una donna molto famosa in un mondo di uomini, e non si sposò mai. Morì nel febbraio del 1973 ad 85 anni. Con il suo esempio ha dimostrato come si possa avere successo anche senza una formazione “istituzionale”.