La cerimonia di apertura ufficiale si terrà venerdì 23 a partire dalle 8:45. Previsto, insieme alla normale attività diagnostica, anche l’avvio di un importante progetto che coivolgerà i neonati a rischio di patologie del neurosviluppo
Sarà inaugurata venerdì 23 marzo alle 8:45 la nuova Unità Operativa Complessa di neuropsichiatria infantile, diretta dal professor Giangennaro Coppola, ordinario di Neuropsichiatria dell’Università di Salerno, ed ubicata presso il Plesso Ruggi di via San Leonardo.
All’inaugurazione saranno presenti il direttore generale dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dottor Giuseppe Longo, il Magnifico Rettore dell’Università di Salerno professor Aurelio Tommasetti, il professor Mario Capunzo, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, il dottor Antonio Giordano, direttore generale dell’Asl Salerno, il presidente dell’Ordine dei medici di Salerno, dottor Giovanni D’Angelo e il sindaco di Salerno Enzo Napoli.
L’UOC, oltre ad adempiere ai compiti specifici, come approfondimenti psicodiagnostici e psicometrici, valutazione disturbi del neuro sviluppo con particolare riguardo allo spettro autistico, disturbi convulsivi e studio delle epilessie con video-eeg e holter-eeg, disturbi psicopatologici dell’adolescenza e disturbi dell’apprendimento, si occuperà di un importante progetto di umanizzazione attraverso il follow-up neuropsichiatrico del neonato pretermine e del neonato a rischio di patologie del neurosviluppo. In particolare, i neonati della Terapia intensiva neonatale saranno avviati immediatamente al percorso neuropsichiatrico in modo da prevenire o ridurre i defecit neurocognitivi che spesso accompagnano tali piccoli pazienti e, al contempo, aiutando i genitori in un momento particolarmente delicato.
Subito dopo l’inaugurazione del reparto, prenderà il via, nella Sala Scozia del Plesso Ruggi, la seconda giornata salernitana di Neuropsichiatria infantile che quest’anno affronterà il tema “Dalla valutazione genetica ai trattamenti personalizzati nei disturbi dello spettro autistico e nell’epilessia”.