I ragazzi del Giambattista Vico sono pronti con entusiasmo a calcare il palco per un progetto di sensibilizzazione sull’autismo patrocinato dal Rotary Club Apudmontem e dal Comune di Pagani
di Anna Califano
Si terrà domani alle ore 19:30, presso il teatro auditorium “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” di Pagani, lo spettacolo teatrale “Elettra, da Eschilo a Sofocle” messo in scena dai ragazzi del liceo classico Giambattista Vico di Nocera Inferiore in collaborazione con l’associazione Rotary Club Nocera Inferiore Apudmontem e il patrocinio del Comune di Pagani.
La trama dello spettacolo gira attorno ad Elettra, figlia del re di Micene Agamennone e di Clitennestra. La protagonista s’oppone all’omicidio del padre, ucciso dalla madre al fine d’usurpare il trono per condividerlo con Egisto, suo amante. Oreste, il fratello che Elettra salvò alla nascita da morte certa, resta l’unica speranza per fare giustizia. Non è la prima volta che lo spettacolo calca i palcoscenici dell’agro ma questa volta la sua rappresentazione è legata alla sensibilizzazione sul tema dell’autismo. Grazie al contributo di partecipazione di 10 euro da parte degli spettatori si raccoglieranno fondi da destinare al progetto “Senza Corazza” per una maggiore inclusione dei ragazzi con bisogni speciali nell’istruzione e in ambito sociale.
«L’obiettivo del Progetto, con il quale il Rotary Club Nocera Inferiore Apudmontem intende sostenere l’associazione “Autismo: fuori dal silenzio”, è far conoscere ai giovani le problematiche e le esigenze dei loro potenziali compagni di scuola con bisogni speciali. Quando il presidente del Rotary, l’avvocato Marco Avallone, ha proposto alla dirigente del liceo “Vico” la professoressa Teresa De Caprio di sostenere l’iniziativa attraverso una serata teatrale, ci è sembrato bello e fortemente formativo per i nostri studenti accogliere l’invito. I ragazzi hanno immediatamente aderito con entusiasmo – afferma la professoressa Teresa Staiano, curatrice dello spettacolo, e continua – Imparare ad entrare in relazione con l’altro nella sua unicità è una delle più importanti finalità formative del percorso scolastico. Insegnanti e studenti hanno bisogno di apprendere l’arte dell’inclusione, che non significa solo accogliere, ma accogliersi reciprocamente, talvolta persino accogliere sé stessi, accettarsi, in riferimento a quegli aspetti di sé che molto spesso non piacciono agli adolescenti. Tutti i ragazzi e i giovani hanno bisogni educativi speciali; la realtà dell’autismo richiede senz’altro, oltre che una sensibilità all’inclusione, anche la conoscenza del problema e una preparazione specifica negli insegnanti, per aiutare i ragazzi a passare dal timore e dal disagio all’apertura e ad all’accoglienza serena e ad una relazione affettiva sincera».