Con la proiezione del docufilm “Ibi” Libera e bottega “Tutta n’ata storia” hanno tenuto ieri, nella biblioteca comunale “Pucci”, un nuovo incontro per sensibilizzare la città sullo scottante problema
di Chiara Ruggiero
Si è tenuto ieri pomeriggio, presso la biblioteca comunale di Nocera Inferiore, il secondo incontro del ciclo “Migranti, ponti non muri”, organizzato dall’associazione Libera Contro le Mafie, presidio di Nocera Inferiore, in collaborazione con la bottega “Tutta n’ata storia“.
Tema portante della serata è stato il “dare voce a chi voce non l’ha”, attraverso alcuni interventi di migranti provenienti da centri di accoglienza situati in città limitrofe come Angri e Cava Dei Tirreni. Questi hanno raccontato le loro storie, spesso tristi, di persone venute da terre lontane in cerca della speranza di una vita migliore.
Le loro sono storie di maltrattamenti, sfruttamento e tanta sofferenza, ma allo stesso tempo anche la voglia di un riscatto sociale. In molte le associazioni ed i centri che in prima linea si battono per la difesa dei diritti dei migranti e per la loro integrazione. Durante la serata diversi sono stati gli interventi dei rappresentanti di questi sodalizi. Tra essi Maria Manzo, vicepreside del CPIA di Caserta (centro provinciale istruzione adulti), che mediante la creazione di corsi d’alfabetizzazione si sta impegnando a realizzare corsi di italiano per i cittadini stranieri.
Oltre a lei sono intervenuti esponenti del centro migranti e rifugiati che da anni si battono affinché gli immigrati abbiano diritto a ricevere regolari documenti per poter vivere in Italia. Ad accompagnare i diversi interventi che si sono susseguiti durante la serata è stato il docufilm “Ibi”, del regista Andrea Segre, che ha aggiunto una significativa testimonianza documentata da una telecamera ai racconti degli stranieri che sono intervenuti. La serata si è conclusa con un invito alla riflessione ed un breve intervento dei responsabili del presidio di Nocera Inferiore dell’associazione Libera Contro le Mafie, che hanno ricordato l’analoga e straziante storia di Jerry Masslo, a cui la sezione cittadina è dedicata.