Ieri sera centinaia di persone si sono unite per manifestare solidarietà alle vittime dei bombardamenti. Un corteo di pace ha invaso le strade del centro cittadino
di Nello Vicidomini
“Quei bambini non sono diversi dai nostri”, è stato il grido corale dei tanti presenti all’evento che si è tenuto ieri sera a Nocera Inferiore. Una fiaccolata per la Siria nata dall’idea di un gruppo di cittadini che in questo modo hanno voluto esprimere il dolore per le vittime della guerra e, in particolare, per i tanti bambini che hanno perso la vita negli ultimi anni in Medio Oriente a causa degli spietati bombardamenti.
L’iniziativa ha preso il via sui social network e, nel giro di qualche giorno, a colpi di condivisioni, ha raccolto moltissime adesioni anche da parte di cittadini dei paesi limitrofi. I gruppi di partecipanti si sono adunati intorno alle 19 in piazza Diaz, dove hanno dato vita ad un corteo che ha attraversato le strade del centro fermandosi a piazza del Corso. Qui è stata celebrata un’omelia e sono state lanciate verso il cielo le “Lanterne della Pace”, con un lungo applauso che ha rotto un emozionante silenzio. Agli adulti sono state consegnate le classiche fiaccole, mentre ai più piccoli sono stati riservati dei palloncini con i colori della bandiera della pace.
Come speravano gli organizzatori, numerosi sono stati proprio i bambini che hanno preso parte alla fiaccolata per testimoniare vicinanza ai loro coetanei meno fortunati che vivono in luoghi dove il gioco è stato sostituito dalla guerra.Emblematico il modo in cui alcuni genitori cercavano di spiegare ai loro figli il motivo per cui erano lì. Il motivo per cui quel palloncino non rappresentava un divertimento, ma un colore della pace, un’idea di libertà. Oltre a rappresentanti del comune di Nocera Inferiore che ha patrocinato l’evento, erano presenti anche delegazioni dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici, nonché del Centro Sportivo Italiano, di Amnesty International e di tante altre associazioni del territorio attive in campo sociale e culturale.
Cartelloni e striscioni preparati dagli studenti delle scuole elementari sono stati esposti per mostrare le sofferenze dei bambini siriani. A rimarcare l’importanza della fiaccolata si è espressa Adelina Tirelli, uno degli organizzatori: «L’iniziativa nasce da una forte indignazione palesata su Facebook. Sappiamo che è solo una goccia nel mare, ma tante gocce fanno gli oceani. Speriamo possa trattarsi di un primo passo verso azioni più concrete per la fine dei bombardamenti in Siria e l’apertura di corridoi umanitari. La partecipazione è stata massiccia, un piccolo segnale che Nocera c’è».
Insomma, la soluzione alle stragi di guerra può e deve passare anche da queste manifestazioni di solidarietà, affinchè il grido di dolore possa diventare un abbraccio universale e possa in qualche modo sostenere chi vive quotidianamente questo contesto. Accoglienza e asilo politico come possibili soluzioni sono state proposte all’amministrazione comunale in un appello inviato da Bottega Equo-Solidale “Tutta n’ata Storia” insieme a Potere al Popolo, Confederazione Cobas e Punto Lab. L’obiettivo generale è quello di superare ogni ideologia e barriera per aiutare chi ogni giorno vive con il timore di morire sotto le bombe, perchè in fondo “quei bambini non sono diversi dai nostri”.