voto contestabilevoto contestabile

Un viaggio nelle schede elettorali esaminando tutte le possibilità, giuste o sbagliate, per tracciare il simbolo con cui manifesteremo il nostro voto il 4 marzo

di Ettore Verrillo

voto contestabileDomenica 4 marzo 2018, dalle ore 7 alle 23,  si voterà per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, e per la prima volta verrà applicata la legge elettorale cosiddetta Rosatellum-bis,  in virtù del proponente (onorevole Ettore Rosato) e del fatto che risulta essere la seconda legge elettorale proposta dal deputato in questa legislatura (bis).

In genere i sistemi elettorali si distinguono in: maggioritari che prevedono un premio di maggioranza o un collegio da assegnare al primo partito o coalizione, favorendo la governabilità, e proporzionali che prevedono la sostanziale proporzione fra i voti ricevuti ed il numero di seggi assegnati ai partiti o alle coalizioni, favorendo la rappresentatività.     voto valido con segno su uninominale
Il sistema elettorale con cui voteremo è misto, 1/3 di eletti con sistema maggioritario e 2/3 con sistema proporzionale (232 collegi maggioritari uninominali e 386 collegi proporzionali plurinominali alla Camera dei Deputati; 116 collegi maggioritari uninominali e 193 collegi proporzionali plurinominali per il Senato della Repubblica; 12 deputati e 6 senatori eletti nella circoscrizione estero).
Nei collegi maggioritari uninominali, il seggio viene assegnato al candidato che ha preso il maggior numero di voti, indipendentemente dal risultato della lista o delle liste che lo appoggiano; nei collegi proporzionali plurinominali i seggi vengono assegnati alle liste, seguendo l’ordine in cui compaiono i nomi nella scheda, in numero proporzionale al numero di voti ottenuti nei collegi, tra le liste che hanno superato le soglie di sbarramento del 3% (liste singole) o del 10% (coalizioni di liste) e, se all’interno di una coalizione una lista non raggiunge il 3%, i suoi voti contribuiscono all’elezione dei candidati del principale partito della coalizione.
voto valido con segno sul PartitoQuesta legge consente di essere candidati in più collegi e, se un candidato è eletto in più collegi plurinominali, sarà proclamato nel collegio in cui la sua lista ha ottenuto la minore percentuale di voti validi rispetto al totale dei voti validi del collegio; se è invece eletto in un collegio uninominale e in uno o più collegi plurinominali sarà proclamato nel collegio uninominale.
Concludendo sulla ripartizione dei seggi proporzionali, va ricordato che la ripartizione dei seggi tra le liste avviene su base nazionale alla Camera e su base regionale al Senato.voto valido con segno su uninominale e partito
Passando concretamente alle modalità di voto, gli elettori avranno a disposizione una scheda (rosa) per la Camera e, se hanno più di 25 anni, una scheda (gialla) per il Senato, con cui l’elettore voterà sia per il candidato uninominale maggioritario che per le liste che concorrono nella parte proporzionale plurinominale.
Le schede saranno divise in rettangoli in cui è riportato in alto il nome ed il cognome del candidato uninominale, ed in basso la lista o le liste che lo supportano.
L’elettore può votare:

  • tracciando un solo segno su una delle liste, votando così lista e candidato uninominale collegato;voto valido comunque
  • tracciando un segno sul nome del candidato uninominale ed uno su una delle liste a lui collegate, votando così entrambe;
  • tracciando un solo segno sul nome del candidato uninominale, votando così il candidato uninominale e la lista o le liste che lo sostengono, proporzionalmente ai voti presi in quel collegio elettorale.

Non è invece ammesso il voto disgiunto, non potendo votare per una lista ed un candidato uninominale non collegato a quella lista, pena l’annullamento della scheda.

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