Dopo la competizione svoltasi a Nocera Inferiore tra ottobre e gennaio, è tempo di premiare i vincitori dell’open data challenge. L’elenco di tutti i premiati e le menzioni speciali
di Fabrizio Manfredonia
Ieri sera, nell’aula consiliare di Nocera Inferiore, c’è stata la premiazione dell’open data challenge “Caccia ai tesori di Nocera”, competizione digitale con lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale di Nocera Inferiore.
Tanti i partecipanti alla serata che hanno ricevuto un premio per l’impegno nella ricostruzione dei “data set”, tra cui anche la nostra Chiara Ferrigno, oltre che diverse menzioni speciali fino ad arrivare ai premiati sul podio.
Ma procediamo con ordine. Un soddisfatto professore Vittorio Scarano, promotore della competizione, docente di informatica presso l’ateneo di Salerno, ha espresso il suo compiacimento per la risposta che la “challenge” ha avuto: quaranta i dataset sottoposti al giudizio della giuria composta dallo stesso Scarano, Nicla Iacovino, direttrice della biblioteca comunale e Teresa Di Caprio, preside del “G.B. Vico”. I dataset hanno coperto un’ampia varietà di argomenti: si passa dai giochi di una volta, ai detti antichi, alla mappatura delle edicole votive fino ad arrivare al dataset sulla stampa locale che ha portato alla luce, tra le altre cose, una vecchia prima pagina del “Risorgimento” per un totale di circa 1300 elementi catalogati visibili su http://nocerainferiore.hetor.it/ .
«Vogliamo usare gli “open data” non per catalogare ma per stimolare la raccolta, la messa a sistema e la conoscenza, creando inclusione, dialogo intergenerazionale tra i giovani e i “giovani dentro”»: queste le parole di Scarano. Il comune di Nocera Inferiore, nell’ambito del progetto “Hetor Open Data per il patrimonio culturale della Campania”, frutto della collaborazione tra il Progetto Horizon 2020 “ROUTE-TO-PA” e il “Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali (DATABENC)” con l’obiettivo di valorizzare il territorio e ampliare la partecipazione dei cittadini sui dati “open” della Pubblica Amministrazione servendosi della piattaforma “SPOD (Social Platform for Open Data)”, si pone come prima realtà a sposare l’iniziativa, e come tale sarà menzionata il prossimo 17 aprile nell’aula consiliare del Consiglio regionale a Napoli, quando arriveranno da Bruxelles esperti europei di open data e dataset. Premiati con menzioni speciali i data set “società di Mutuo Soccorso Nocera Inferiore e Superiore di New York” di Chiara Granito, Rosaria Rivellini, Carmine e Monica Scarpa; la “mappatura delle edicole votive” di Concetta Barba, Francesca Fortino, Gerardo Landino e Salvatore Oliva; “detti e parole antiche” di Sara Ragone e Concetta Pastorelli e “marchi di fabbrica dell’azienda Forino” di Pierluigi Amore, Angelo Forino, Fabio Forino e Antonio Forino. Per il podio: al terzo posto “La stampa locale dall’Unità ad oggi” di Rocco Vitolo, al secondo posto “L’industria nocerina dall’Unità d’Italia al miracolo economico” di Valentina Ruggiero, infine ex equo al primo posto i dataset “cartelle cliniche dell’ex Ospedale Psichiatrico Vittorio Emanuele II di Nocera Inferiore” di Giuseppina Salomone, Rossella Greco e “I giochi di una volta” di Raffaele Montoro.
«Il progetto “Hetor” continuerà per almeno altri 3 anni, intanto mi auguro che anche altre realtà locali sposeranno l’iniziativa», ha concluso il professore Scarano.