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Numerosi gli interventi, che hanno analizzato i molteplici aspetti dei disturbi del comportamento alimentare. Necessari interventi specialistici coordinati

di Tania Pentangelo

Si è tenuta ieri presso la casa comunale la presentazione del libro “Pane e veleno. Chiedere amore e avere cose…” a cura del dottor Giuseppe D’Aquino

Il testo, che analizza le buone prassi per la terapia e la presa in carico dei pazienti affetti da disturbi della condotta alimentare, è stato pubblicato dalla Onlus CeRPS (Centro Ricerche sulla Psichiatria e le Scienze sociali), fondazione che pone nella ricerca e nella formazione la sua mission e di cui fa parte anche il Comune di Nocera Inferiore, come affermato dal sindaco Manlio Torquato. «Per l’amministrazione comunale – ha dichiarato il primo cittadino – questa è un’occasione sia per mantenere viva l’attenzione sulla tradizione della medicina psichiatrica nell’ambito del nostro comprensorio sia per promuovere incontri che abbiano una rilevanza scientifica, oltre che culturale, di prestigio».10
A fargli eco l’assessore alle politiche giovanili e culturali, Federica Fortino, che ha sottolineato l’importanza di poter affrontare un tema delicato come quello dell’alimentazione che interessa soprattutto il mondo giovanile, specchio della società odierna.
Giulio Corrivetti, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Salerno e componente del consiglio di amministrazione della fondazione CeRPS, invece si è così espresso: «Gli obiettivi primari sono due: conoscere bene le dimensioni del fenomeno e capirne il valore, le ricadute e le prospettive future per poter innovare dal punto di vista organizzativo e tecnico.5 La salute e il benessere dell’uomo sono frutto della capacità di fare rete e di mettere a sistema gli interventi. La Regione Campania ha infatti approvato una rete regionale composta di servizi semi residenziali dove si erogano interventi specifici di riabilitazione nutrizionale e di training abilitativo per sopperire al fabbisogno che è altissimo».
È necessaria quindi una sinergia tra diversi specialismi e operatività con la costruzione di contesti di intervento ampi, come confermato dal direttore scientifico della fondazione Walter Di Munzio, che ha evidenziato l’esigenza di un cambiamento di approccio incentrato non più sui sintomi ma sull’incremento della salute sul territorio.
7Intervenuta anche la dottoressa Monica Cimino, nutrizionista specialista in scienze dell’alimentazione operante presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Salerno, che si è soffermata sul testo definendolo “chiaro e profondo nella trattazione dei disturbi, che vengono percepiti sia dai non adetti ai lavori, attraverso risposte non fumose, sia dagli specialisti che riconoscono in ogni singola parola la profonda conoscenza del nucleo psicopatologico”.
A concludere un commosso Giuseppe D’Aquino, autore del libro, che ha detto: «I nostri intenti sono stati tre: fornire una testimonianza del nostro lavoro nel corso di questi anni, fare divulgazione scientifica non dimenticando il valore di un’educazione sentimentale e contrassegnare il passaggio dalla fase dell’ambulatorio specialistico a quella, che completa l’offerta assistenziale, del trattamento di riabilitazione nutrizionale».

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