Nonostante le timide aperture anche da parte della Chiesa cattolica, per molte persone esternare i propri orientamenti resta ancora un trauma in apparenza irrisolvibile

Ciao Valentina,
sono omosessuale ma tutti fanno finta di non saperlo. Ho 26 anni e faccio il fotografo. Sono totalmente autonomo e per lavoro viaggio molto. Quando ritorno a casa mi ritrovo catapultato in una realtà bigotta e intollerante.

Ho fatto coming out da cinque anni e ho perso amici storici e la mia famiglia, prima mi ha portato da uno psicologo, poi ha iniziato ad ignorarmi e a chiedermi quando gli presenterò la mia fidanzata. Mi sento triste, depresso, ma soprattutto incompreso.  Come potrò salvarmi da questa situazione? Complimenti e grazie per la risposta,
E.

Caro E.,
mi scrivi di un problema che mi è molto a cuore: quello dell’accettazione della diversità e della tolleranza, che purtroppo, non troviamo sempre in tutti i contesti. Sono una grande sostenitrice dei diritti degli omosessuali. Sebbene rispetto a 50 anni fa siano stati fatti molti progressi nella nostra società, ci sono ancora passi da gigante da fare.
omosessualiLeggo che hai fatto coming out già da un po’. Purtroppo bisogna vedere se le motivazioni per cui i tuoi “amici storici” si sono allontanati sono dovute al tuo orientamento sessuale o magari ad altro: facendo qualche ipotesi possiamo pensare anche che con la crescita si cambia e che probabilmente il tuo stare poco a casa ha affievolito l’intensità dei rapporti. Potremmo iniziare a considerare anche questo. Per quanto riguarda i tuoi genitori, invece, c’è da dire che purtroppo per ora, omosessualità vuol dire “essere difficilmente accettati dagli altri”. Ti immagini un genitore come può star male sapendo che i figli dovranno combattere ancor più per avere una vita degna di essere vissuta? Se questo non fosse il motivo, ricordiamoci anche che le scelte dei figli non sempre vengono comprese dai genitori: impegnandovi da entrambe le parti, secondo me, potete riuscire a spiegarvi.
Mi dispiace che tu abbia la sensazione che la realtà in cui ti trovi sia bigotta e ignorante. Sicuramente tutto questo ti fa male.
Mi parli di salvarti da questa situazione. Non è un’affermazione un po’ forte? Come percepisci le emozioni?? Sarei curiosa di sapere qualcosa in più.
Aspetto,
un caro abbraccio,

Valentina Di Mauro
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