Il giovane biologo analista: «La difficoltà più grande è rappresentata solo da te stesso, dall’emozione e dal desiderio di voler dare a tutti i costi la risposta giusta»

di Anna Califano

Si chiama Andrea Cortese e ha 34 anni il biologo analista di Nocera Inferiore che, per le due sere del  13 e 14 febbraio, è stato campione al famoso programma televisivo l’Eredità, condotto da Fabrizio Fizzi su Raiuno, fino all’eliminazione nella puntata del 15 febbraio.

Fidanzato con Angela, con la quale convive ormai da cinque anni e papà del piccolo Michele, una sera guardando il programma dopo l’ennesima risposta giusta data è stato incoraggiato dalla stessa compagna a mandare una mail per tentare la sorte e magari essere chiamato a partecipare.
cortese1Detto fatto. Qualche settimana dopo aver inviato la mail per partecipare lo hanno contattato invitandolo a partecipare al casting che si sarebbe svolto in un famoso hotel di Napoli. Il casting consisteva in un test di cultura generale e ad una breve presentazione davanti alla telecamera e dopo qualche giorno è arrivata la chiamata per registrare una puntata.
«I giochi a quiz mi sono sempre piaciuti. Ho sempre pensato che, giocando, ci insegnassero ogni volta qualcosa di nuovo – ci spiega Andrea – La difficoltà più grande che puoi incontrare durante il gioco è rappresentata solo da te stesso, dall’emozione e dal desiderio di voler dare a tutti i costi la risposta giusta, che paradossalmente ti si ritorce contro. Ovviamente il tutto è condito da una sana e generosa dose di “Fattore C” – e continua – La mia è stata una esperienza fantastica ho conosciuto tante nuove persone che mi piacerebbe rivedere ancora, ma soprattutto ho visto cosa c’è davvero dietro a quello che vediamo sul grande schermo, come funziona e quale sia il lavoro che gira intorno ad esso». cortese4Durante la trasmissione, inoltre, si è notata anche una certa sintonia tra Andrea e il conduttore Fabrizio Fizzi e a tal proposito il nostro amico nocerino ci spiega: «Fabrizio è una persona eccezionale, letteralmente un signore. È molto alla mano e per nulla sopra le righe come ci si potrebbe aspettare da un uomo di spettacolo come lui. La sua dote migliore per noi concorrenti, che abbiamo avuto il piacere di conoscerlo per poco, è la sua capacità di metterci sempre a nostro agio. Non ti fa sentire mai in imbarazzo anche quando spari qualche sonora baggianata, molto ricorrenti sotto i riflettori per noi “comuni mortali”. Ad ogni amico che mi chiede dell’esperienza e che magari mi ha visto dico: “Se vi piacciono i giochi a quiz provateci, inviate la mail o chiamate per partecipare. Un’esperienza del genere ve la ricorderete per tutta la vita e se magari a differenza mia riuscirete a portare qualche soldo a casa non sarà affatto male per “aggiustarsi un po’ le ossa”».

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