Aumenti e ingiunzioni di pagamento Gori, domani a Marigliano convocata un’assemblea dei comitati per l’acqua pubblica. «Vogliamo il riconoscimento delle nostre ragioni»
Si riuniscono giovedì 15 febbraio a Marigliano i comitati della Rete civica per l’acqua pubblica. Appuntamento alle ore 18 presso la sede mariglianese della Cgil in Corso Umberto I per un’assemblea aperta alla partecipazione di tutti i cittadini.
Al centro della discussione la mobilitazione dei comitati civici per la ripubblicizzazone del servizio idrico e le iniziative legali che sono state avviate per bloccare le illegittime ingiunzioni di pagamento inviate nelle ultime settimane da Gori SpA. Sulle spalle degli utenti, infatti, grava anche il decreto ministeriale con cui si autorizzerebbe il gestore Gori a procedere autonomamente alla riscossione coattiva dei crediti.
«Fiduciosi di vedere riconosciute ancora una volta le nostre ragioni, presentiamo ricorso al Tar contro l’ennesimo scempio ai danni della cittadinanza – annunciano gli attivisti – nel silenzio generale il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha autorizzato una società privata come Gori a inviare agli utenti ingiunzioni di pagamento per crediti presunti e non specifici, come se fosse la nuova Equitalia». Sul tema delle ingiunzioni di pagamento, oltre che sul rischio di nuovi imminenti aumenti tariffari e la spinosa vicende delle partite pregresse per 122 milioni di euro, si sarebbe dovuto esprimere il Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano nella seduta del 24 gennaio scorso. Decisione poi rinviata dopo l’animata discussione provocata dall’intervento del consigliere Vincenzo Esposito, rappresentante del Comune di Marigliano, come riportato anche nel verbale della seduta.
«Il coordinatore del Distretto, Felice Rainone, indicato dal sindaco di Nola, aveva garantito di riconvocare a breve il consiglio per decidere cosa fare – denunciano gli esponenti della Rete dei comitati – sono passati oltre 20 giorni e non risulta alcuna convocazione. La situazione è gravissima e i nomi dei responsabili di questo scellerato immobilismo sono sotto gli occhi di tutti i cittadini».