Nello scenario della cupola dell’Auditorium sant’Alfonso, i compositori salisburghesi Leopold e Wolfang Amadeus Mozart, padre e figlio,omaggiati dall’orchestra e dalle prime parti soliste dirette dal maestro Giulio Marazia
di Rosa Soldani
Nuovo appuntamento della stagione concertistica 2017/2018 per l’Orchestra Filarmonica Campana, in scena sabato 17 febbraio all’Auditorium sant’Alfonso di Pagani, nella suggestiva cupola già più volte teatro dei concerti della compagine diretta dal maestro Giulio Marazia.
Protagonista il genio mozartiano, con l’esecuzione delle due «Sinfonie concertanti», sinfonia per fiati KV 297b e sinfonia per archi KV 364, entrambe in mi maggiore, di Wolfgang Amadeus Mozart, intervallate dal «Concerto per tromba e orchestra» in re maggiore, del padre Leopold Mozart.
Le Sinfonie sono produzioni giovanili del genio di Salisburgo, improntate al tema della felicità e alla aspirazione alla pienezza interiore. Caratterizzate da uno stile serio ed elevato, con ampie architetture e profondità di espressione, sono le creazioni più ambiziose e perfette del sinfonismo settecentesco in Mozart, in un’epoca di stile galante in cui la musica doveva essere soprattutto piacevole e leggera, obiettivo che la sinfonia concertante riusciva a raggiungere con l’intreccio di sinfonia e concerto per uno stile non puramente sinfonico ma alleggerito con divagazioni brillanti e virtuosistiche. La Sinfonia Concertante per oboe, clarinetto, corno, fagotto e orchestra fu scritta “in grandissima fretta” per quattro valenti musicisti amici di Mozart, della cerchia di Mannheim, ma per circostanze poco chiare mai eseguita.
Effetti solistici assai curati e forma e spirito dell’opera assai liberi hanno concorso a rendere la sinfonia un’opera fondamentale nel repertorio dei migliori solisti di fiati, che hanno modo di esprimere le proprie abilità entro un filo ininterrotto di soluzioni musicali che vanno dal tono lirico a quello giocoso, connesse sempre dal tessuto di un’orchestra elegante e raffinata. Dopo il concerto per tromba, con la Sinfonia Concertante per violino e viola in mi bemolle maggiore K 364 l’Orchestra Filarmonica Campana proporrà un Mozart legato alla prassi barocca e preclassica dei concerti per più strumenti. In evidenza la viola, che nell’esecuzione di sabato sarà quella del maestro Natale Atripaldi, al quale si affiancheranno i maestri Giovanni Borriello all’oboe, Sabato Morretta al clarinetto, Christian Di Crescenzo al corno insieme al flauto del maestro Maria Aiello, alla tromba del maestro Raffaele Alfano e al primo violino Giancosimo Smaldone, quasi tutte prime parti stabili dell’Orchestra Filarmonica Campana. L’appuntamento con la grande musica della Filarmonica Campana in «Mozart, il genio» è, dunque, per sabato 17 febbraio alle 21 all’Auditorium sant’Alfonso di Pagani.
In foto i maestri Giulio Marazia e Sabato Morretta, Christian di Crescenzo e Natale Atripaldi, alcuni dei protagonisti del concerto di sabato