Il 26 gennaio, con inizio alle ore 21, presso il Centro sociale il secondo appuntamento della rassegna ASSENZE. In scena un testo di Roberto Russo
Sarà Pierfrancesco Califano a vestire i panni di Tonino nel testo di Roberto Russo “La Colpa”, adattato e diretto da Carmine Califano, produzione del Collettivo Acca in prima assoluta. Il lavoro andrà in scena venerdì 26 gennaio, con inizio alle 21, al Centro sociale di Pagani.
Roberto Russo è uno degli autori della “Nuova Drammaturgia Partenopea” tra i più prolifici ed impegnati.
Nel ’95 è uno dei vincitori del laboratorio di drammaturgia del Piccolo Teatro di Milano di Giorgio Strehler con Neroluce. Negli anni seguenti si è aggiudicato vari premi in prestigiosi concorsi di nuova drammaturgia, come il premio Flaiano, il premio Fondi – La Pastora, il Rosso di San Secondo, Schegge d’Autore e il festival SportOpera. Nel gennaio del 2000 scrive Il Re, che porta in scena al Teatro Elicantropo di Napoli. Nell’aprile 2006 il testo teatrale La Camorra sono io viene presentato a Galassia Guttenberg e ad Ottobre alla Città della Scienza. Un anno dopo questo testo viene pubblicato presso l’Editore Graus con la prefazione del professor Amato Lamberti, mentre fra il 2007 e il 2008 viene rappresentato nell’ambito della rassegna “I Teatri della Legalità” per la regia di Agostino Chiummariello. Nel 2010, nell’ambito del Maggio dei Monumenti, Enzo Moscato presenta in forma di lettura scenica, il racconto Alla fine del Viale, dedicato alla tragica vicenda di Silvia Ruotolo che diventerà in seguito un testo teatrale, dal titolo Silvia ed i suoi colori.
In “La Colpa”, Russo porta in palcoscenico l’amara e ironica storia di Tonino. Un “uomo qualunque” alla ricerca un gesto eclatante per riscattare una quotidianità anonima. La ricerca diventa per lui così ossessionante da assumere una funzione salvifica, purificatrice, oltre che per se stesso, per l’intera città (Napoli fa da immancabile sottofondo alla narrazione), per tutto il Sud (sempre alla ricerca di un colpevole su cui scaricare tutte le proprie debolezze e repressioni).
Ma Tonino scoprirà che solo vincendo la propria paura potrà guardare in faccia il suo vero nemico. E forse riscattarsi.