Si sta sviluppando anche in Italia un nuovo modo di conoscere e sperimentare i saperi e i sapori di un territorio. La Campania è, come troppo spesso, fanalino di coda
di Gerardina Cetrangolo
Prende piede anche in Italia il turismo esperenziale. Non stiamo parlando della solita vacanza bensì di un nuovo concetto di viaggio in una società sempre più digitalizzata, dove sono sempre più numerose le persone che vivono in modo diverso e attivo le proprie vacanze.
Ma in cosa consiste nello specifico? Ebbene si, la vacanza diventa esperienza, si va alla scoperta di antiche usanze, costumi e sapori. Si tratta di un concetto abbastanza recente che concepisce la vacanza come un’esperienza unica e irripetibile che permette di immergersi a pieno nella vita e nelle tradizioni degli abitanti del territorio che si decide di visitare. Bisogna riuscire a trasmettere in maniera semplice e naturale le tradizioni del posto ai visitatori, riuscendo a distinguersi offrendo qualcosa di unico nella sua particolarità.
Essendo la nostra regione molto apprezzata per le tradizioni enogastronomiche e per l’artigianato si potrebbe ipotizzare la degustazione di vini, salumi e formaggi insieme alla vendemmia e alla lavorazione degli stessi. Allo stesso modo essendo ricca di complessi architettonici di enorme valore artistico e culturale si potrebbe immergere il visitatore nell’ambiente permettendogli un’osservazione partecipata e facendogli sentire l’atmosfera dell’epoca. Come emerge da uno studio fatto da TripAdvisor per il monitoraggio dei trend vacanzieri, i turisti non si accontentano più. Su più di 50mila viaggiatori intervistati, il 36% dichiara di “volersi calare nella cultura locale”.
Il viaggiatore non si accontenta più di visitare un territorio ma vuole viverlo. Al momento sono stati concessi dei finanziamenti europei a sei regioni (Abruzzo, Marche, Lazio, Sardegna, Umbria e Toscana) per un primo ingresso al turismo esperenziale in Italia. Il nostro paese ha molto da offrire in questo campo, senza contare che questo tipo di turismo potrebbe essere un’ottima soluzione alla carenza di lavoro.