Nella cornice dell’aula consiliare dissertazione sul testo curato da Sigismondo Somma e Carmine Zarra che riprende il lavoro del sacerdote paganese Giuseppe Messina, morto nel 1809
di Fabrizio Manfredonia
Si è tenuto ieri sera, a palazzo di città, un incontro-convegno per presentare il testo di Giuseppe Messina, sacerdote nato a Pagani nel 1740 e morto 69 anni dopo, “Storia Nocerina Sagra”, che è stato raccolto in un volume curato da Sigismondo Somma e Carmine Zarra.
L’opera si pone come dissertazione dei luoghi sacri e di culto del territorio da “Camerelle” alla “Madonna dei Bagni”. L’incontro è stato fortemente voluto dal “Rotary Club Nocera Inferiore- Sarno”, ed ha visto come relatore il professor Gerardo Ruggiero, studioso appassionato della storia di “Nocera Dé Pagani”, che ha introdotto il lavoro svolto sul testo di Messina sottolineandone l’importanza storica che ha avuto il volume del sacerdote paganese, e come questo si inserisca nel gruppo degli altri autori che si sono interessati della storia del territorio, tra cui Gennaro Orlando.
«Lo scopo di Giuseppe Messina era far vedere la bellezza della città ai posteri, discernendo il vero dal falso», ha detto alla platea degli intervenuti il professor Ruggiero. Lo studioso ha inoltre analizzato l’attività di ricerca svolta dallo stesso Messina nel compilare la sua dissertazione su chiese, monasteri, collegi e conventi della città di “Nocera dé Pagani”, restituendo la figura di un ricercatore meticoloso e appassionato che ha cercato informazioni nella biblioteca della “Badia di Cava” nonché in quella di sant’Alfonso a Pagani. Quest’ultima è stata particolarmente amata da Messina perché ritenuta una delle più fornite del territorio: forse in un eccessivo slancio campanilistico, non conoscendo Messina le biblioteche del napoletano. Degni di rilievo anche gli interventi dei due curatori dell’opera: in particolare Sigismondo Somma ha descritto le iniziali difficoltà nello stabilire l’effettiva paternità del testo ritrovato. Il riconoscimento è poi arrivato grazie al confronto con l’altro testo di Giuseppe Messina, “Storia Nocerina Profana”, che condivide con la storia “sagra” grafia e sintassi. «Abbiamo riportato le parole di Messina nel pieno rispetto del suo lavoro – ha detto Somma- Peccato per i documenti che non siamo riusciti a trovare, peccato per quelle “belle carte”». L’incontro si è concluso con una proposta pervenuta dalla platea di organizzare visite sui luoghi descritti da Messina anche presso le rovine delle chiese ormai sparite del territorio; una proposta accettata con entusiasmo dal presidente del “Rotary Club Nocera Inferiore-Sarno”, Alfonso Vuolo, che ha promesso di organizzare con la stagione più calda visite in tal senso.