Ha già conquistato più di 4 milioni di utenti solo in Italia e potrebbe sostituire in parte il colosso YouTube. Nascono anche nuove webstar, le cosiddette “muser”
di Francesca Melody Tebano
Chiunque abbia dei figli adolescenti, soprattutto di sesso femminile tra i 12 e i 16 anni, conosce bene questo un nuovo fenomeno social. Si tratta di Musical.ly, un’app semplice da utilizzare in cui è possibile realizzare video musicali con la tecnica del lip sync, ovvero il labiale muto. Eh sì, non si canta per davvero, ma in playback, effettuando una piccola coreografia solo con le mani.
Inoltre l’app fornisce anche la possibilità di creare uno storico delle attività: un profilo con video messaggi dirette, e creare contenuti di diversi tipo: beauty, dance, fashion, music e così via. Anche in questo contesto sono nate delle vere e proprie webstar, chiamate muser, che guadagnano già parecchi soldi con le loro dirette, proprio come gli youtuber.
Ma in che modo? Attraverso le dirette è possibile ricevere i regali dai propri fan. Si tratti di piccoli adesivi che si animano durante la performance. Gli adesivi sono contrassegnati dal nome del donatore che può essere ringraziato in diretta dal muser oppure vedere sullo schermo il proprio nome. È chiaro che questi “regali” sono a pagamento. Parliamo di decine e decine di euro, acquistati molto probabilmente con le carte di credito dei genitori a loro insaputa. Altro aspetto importante è che questi adesivi danno punti, che valgono soldi a loro volta, a coloro che li ricevono.
Inoltre se si è già famoso è possibile guadagnare anche con le sponsorizzazioni come già accade, per esempio, su YouTube e Instagram. Negli Stati Uniti grandi artisti come Bruno Mars ha realizzato delle vere e proprie campagne pubblicitarie su Musical.ly, sfruttando il banner “tendenze” simile a quello di Twitter, in cui si può pagare per guadagnare le prime posizioni: ovviamente parliamo di cifre a sei zeri. In Italia, invece, una delle ragazze più seguite, “La Maino”, ha già 2 milioni di fan e ha solo quattordici anni.
Nell’ultimo anno lo sviluppo dell’app è cresciuta esponenzialmente se paragonata agli altri social. Se YouTube è sempre di più una vetrina, musical.ly è una community: le interazioni sono molto più semplici ed è più inclusivo, grazie a video brevi e facili da editare.