Il colosso dell’e-commerce ha fatto richiesta di brevetto per un dispositivo capace di mostrare il proprio doppio mentre prova dei capi in ambienti simulati. Pronti a recitare “Specchio specchio delle mie brame”?

di Alina D’Aniello

Quante volte l’acquisto di un capo d’abbigliamento online è stato frenato dall’impossibilità di indossarlo e provarlo? Ebbene, Amazon, dopo aver inserito l’opzione della “prova d’acquisto” per i suoi clienti, ha fatto richiesta per brevettare un camerino digitale.
Attraverso una sovrapposizione digitale, ottenibile con fotocamere e proiettori, sarà possibile vedere il proprio doppio con indosso il capo in questione. Inoltre, grazie alla stessa tecnologia, lo stesso indumento potrà essere inserito in una location virtuale.

In altre parole, se si desidera acquistare un abito da sera, si potrà proiettare intorno al proprio alter ego, un evento di gala. L’obiettivo, infatti, è riuscire ad effettuare una scansione dell’ambiente riflesso ed arricchirla con un modello virtuale basato sulle caratteristiche dell’utente (viso, occhi, posizione, corporatura ed altri parametri), con lo scopo di integrare gli elementi virtuali a quelli riflessi normalmente. Lo specchio “smart” rappresenterebbe un passo avanti, rispetto alla tecnologia di Echo Look, una versione dell’altoparlante di Amazon lanciata negli Usa. La foto dell’outfit, scattata dall’utente, veniva commentata da un assistente vocale che, in caso di insuccesso, suggeriva mise simili.  La dichiarazione ufficiale giunge dal sito Geekwire, il quale ha definito molto verosimile, l’ipotesi del brevetto. Anche perché, lo scorso ottobre, il colosso dell’e-commerce, ha acquisito una società newyorchese (Body Labs), specializzata proprio nella creazione di avatar per provare vestiti. Secondo quanto dichiarato, il software che controllerebbe il tutto, infatti, sarebbe simile a quello della compagnia americana sopracitata.     

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