Dal museo e dalla biblioteca alla tomba di monsignor De’ Liguori: il tour del presidente nei luoghi alfonsiani è stato una scoperta di rare bellezze e la promessa di maggiore attenzione ai tesori paganesi, volàno di cultura e turismo
di Rosa Soldani
Il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, è giunto nella serata di ieri a Pagani, in visita al museo e alla basilica di sant’Alfonso, accolto dal superiore dei padri redentoristi Luciano Panella, e dal sindaco della città liguorina Salvatore Bottone, insieme ad alcuni rappresentati dell’assise cittadina.
De Luca ha potuto ammirare le bellezze del convento alfonsiano, della biblioteca redentorista che vanta la presenza di manoscritti risalenti anche al 1500 e opere di straordinaria importanza, le sale del museo – compresa la cella di sant’Alfonso – delle quali ha potuto conoscere la storia grazie all’impegno delle giovani guide paganesi che prestano il proprio prezioso servizio nel museo come volontari. Il governatore ha visitato i luoghi della vita di sant’Alfonso con commozione, che ha espresso nel momento dei saluti istituzionali all’interno della basilica, alla presenza anche del presidente della provincia Giuseppe Canfora e dell’onorevole Alberico Gambino, che siede in Consiglio regionale nelle fila dell’opposizione. In basilica, omaggio musicale al presidente con il Coro polifonico alfonsiano, diretto dal maestro padre Paolo Saturno, custode nel mondo della musica di sant’Alfonso insieme al maestro compositore padre Alfonso Vitale.
La compagine corale ed orchestrale, reduce dall’incontro con De Luca in Vaticano per l’accensione dell’albero e del presepe di piazza San Pietro lo scorso 7 dicembre, ha eseguito brani della tradizione come «Fermarono i cieli», «Giesù Cristo peccerillo», «Quanno nascette Ninno», l’immancabile «Tu scendi dalle stelle» e due composizioni musicate dal maestro Vitale, una su versi del padre superiore. All’apprezzamento del governatore, che non si è fatto attendere, è seguita la sua promessa di voler lavorare per Pagani e per le bellezze di sant’Alfonso, viste per la prima volta e dalle quali è rimasto notevolmente colpito. Il governatore si è mostrato pronto a raccogliere la richiesta giunta dal superiore, e dal sindaco, di una maggiore attenzione e visibilità ai tesori di sant’Alfonso, affinché il patrimonio storico, artistico, culturale, musicale del collegio redentorista possa diventare volàno e fulcro del turismo religioso della città e dell’intera regione Campania, alla stregua di luoghi sacri come Pompei, Pietrelcina, Montevergine. De Luca ha ricevuto in dono dal superiore Panella un libro sulla vita di sant’Alfonso, uno sulle opere di un redentorista vissuto a Ruvo del Monte, città natale del governatore, e il “Liguorino”, un liquore di nuova produzione estratto da tredici erbe officinali usate in vita da sant’Alfonso. Ha poi ricevuto in omaggio una natività direttamente dalle mani del maestro dell’arte presepiale Alfonso Pepe, paganese celebre per aver realizzato in passato il presepe del Papa, oltre che quello esposto in basilica e che lo stesso De Luca ha potuto ammirare. Con la promessa di tornare a Pagani, il presidente ha lasciato la città non prima di prendere parte ad un buffet di benvenuto curato dai ragazzi dell’ Ipsseoa Pittoni di Pagani, al quale hanno preso parte anche moltissimi cittadini paganesi intervenuti alla serata.