Tutti contro il presidente dell’Ente, Luca Mascolo: Mancanza di democrazia, decisioni prese altrove, lontanissima la ripubblicizzazione dell’acqua. E arrivano nuovi aumenti
Hanno chiesto una convocazione urgente del Consiglio dell’Ente Idrico Campano i nove rappresentanti eletti nel distretto Sarnese Vesuviano, presieduto dal sindaco di Agerola, Luca Mascolo.
I primi cittadini lanciano accuse di ritardi e mancanza di democrazia nel funzionamento dell’Ente. Ci sarebbero tra l’altro in arrivo nuovi pesanti aumenti delle tariffe idriche in Campania. Dopo quattro anni si sarebbe dovuta chiudere la stagione dei commissari regionali per restituire le competenze ai Comuni, ma il potere decisionale dell’organismo è stato invece completamente esautorato da decisioni prese altrove, svuotando di competenze i suoi organi e riducendoli a un semplice luogo di ratifica. I sindaci rappresentati nell’EiC hanno evidenziato che a due anni dall’approvazione della legge regionale che lo istituiva, il presidente Luca Mascolo si è limitato a convocare sporadiche riunioni nelle quali ha comunicato le decisioni prese in cabine di regia estranee ai Comuni, gli unici sovrani in materia. Una situazione questa che porterà inevitabilmente all’ennesimo insostenibile aumento delle tariffe, scaricando su tutti i cittadini campani i costi del salvataggio dei carrozzoni societari come la Gori Spa.
“È necessario quindi – hanno dichiarato i rappresentanti del distretto Sarnese Vesuviano, tra i quali il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato – coinvolgere tutte le amministrazioni comunali nella discussione sulle gravi proposte avanzate dal presidente Mascolo e dalla Regione Campania, nonché avviare il percorso per la ripubblicizzazione dell’acqua nel pieno rispetto dei referendum popolari del 2011”.