È una minaccia subdola, che si insinua nella vita delle persone. Secondo le statistiche, in Italia, il 15% delle persone ne soffre cronicamente. È più frequente tra i 25 e i 44 anni
Cara dottoressa Di Mauro,
vivo ormai da un anno uno stato di malessere. Tutto è cominciato con la fine del mio matrimonio e l’allontanamento dei miei figli. Si sa che dopo una separazione si affrontano una serie di peripezie, ma io non sapevo fosse così dura.
Dormo poco, non ho voglia di svegliarmi e spesso non sto andando a lavoro, ho la sensazione che al mondo non importi se io sia vivo o morto. I miei figli, di 14 e 12 anni, vengono a trovarmi a stento perché dicono che sono diventato noioso e triste. La mia ex si è rifatta una vita e io, che ho sempre amato uscire e avere rapporti amicali con tante persone, sono rinchiuso in casa, ma soprattutto in me stesso. Possiamo chiamarla depressione? Cosa mi consiglia?
Ammetto che faccio dei pensieri orribili sulla mia vita.
O.S.
Caro O.,
ebbene si, possiamo chiamarla “depressione”.
Ma cos’è questo “Male Oscuro”?
Capita a tutti di dire “oggi sono depresso”, ma bisogna però capire quando la depressione, da stato d’animo negativo diventa una vera e propria malattia. Ciò avviene quando perdura nel tempo e incide sul funzionamento sociale: come mi scrivi tu, tutte le cose che per te erano normali, come uscire con amici o andare a lavoro, non rientrano più nella tua quotidianità.
Purtroppo la depressione è una minaccia subdola, che si insinua nella vita delle persone. Secondo le statistiche, in Italia, il 15% delle persone soffre cronicamente di depressione, invece 1 persona su 3 sembra averla sperimentata almeno una volta. La percentuale è più alta nelle donne. Ed è più frequente tra i 25 e i 44 anni.
Le caratteristiche principali sono:
Almeno uno dei due criteri tra:
- Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni (la persona si sente triste, vuota, disperata, oppure tende al pianto e alla lamentazione)
- Marcata diminuzionedi interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività che prima interessavano e davano piacere. Molto frequentemente si presentano l’anedonia (stanchezza, affaticamento, mancanza di energie) e la demotivazione.
Almeno tre dei seguenti criteri:
- Aumento o una diminuzione significative dell’appetitoe quindi del peso corporeo senza essere a dieta
- Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni
- Rallentamento o agitazione psicomotoria
- Disturbi del sonno(dorme di più o di meno o si sveglia spesso durante la notte o non riesce ad addormentarsi o si sveglia precocemente)
- Faticabilità o mancanza di energia
- Ridotta capacità di pensare o di concentrarsi, mantenere l’attenzione e prendere decisioni
- Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio, che possono andare da un vago senso di morte e desiderio di morire fino all’intenzione di farla finita con una vera e propria pianificazione e tentativi di suicidio.
L’isolamento è cercato e sofferto, e appare inevitabile. Proprio come mi scrivi tu, O.
C’è un video che mi piace molto, che riesce bene a spiegare quello che ti ho scritto e descrive la depressione come un “cane nero”. Te lo linko sotto:
https://www.youtube.com/watch?v=wAWREUX8mYs
Mio caro O., in questo momento, per assurdo che sia, solo tu puoi aiutare te stesso: contatta uno specialista e datti l’opportunità di stare meglio. Non aspettare ulteriore tempo. Fa in modo che il miglioramento del tuo stato emotivo riporti nella tua vita la felicità con la quale hai vissuto fino a qualche tempo fa. Per qualsiasi cosa, resto a tua disposizione.
Un grandissimo abbraccio e forza!!!!!!
Valentina Di Mauro
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