Sono passati cento giorni dalla presentazione dell’interrogazione del consigliere grillino sui collettori fognari mancanti a Nocera Inferiore. Il comunicato stampa stigmatizza il silenzio del primo cittadino
di Antonietta Rosamilia
“Sono passati più di cento giorni da quando il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Spinelli ha presentato un’interrogazione sul problema collettori fognari e scarichi nei Torrenti Cavaiola e Solofrana”. Esordisce così il comunicato del Movimento 5 Stelle di Nocera Inferiore, che fa sentire la sua voce contro quelle che ritiene anche violazioni della legge contenuta nel testo unico degli Enti locali.
“Il nostro consigliere nella sua interrogazione innanzitutto ha ricostruito il dramma che affligge la città di Nocera Inferiore, evidenziando come ancora oggi nel 2017 gli scarichi dei cittadini finiscono nei torrenti Cavaiola e Solofrana a causa della mancanza dei collettori fognari, vale a dire di opere che dovrebbero collegare gli scarichi con il depuratore di Angri, mentre le città a monte del Cavaiola (Nocera Superiore e Cava dè Tirreni) hanno risolto il problema con la realizzazione delle opere di collettamento. Vincenzo Spinelli nella sua interrogazione ha chiesto quali fossero gli atti che l’amministrazione comunale intendesse adottare per rendere effettiva la realizzazione dei collettori fognari comprese eventuali diffide ad adempiere o azioni giudiziarie, ma nonostante il lungo lasso di tempo nessuna risposta è stata fornita al portavoce del Movimento5 Stelle Spinelli.
Il sindaco Torquato preferisce non rispondere dimenticando forse che la risposta ad un interrogazione, ai sensi del Testo Unico Enti locali, dovrebbe essere data entro 30 giorni. Peraltro già prima che l’Arpac pubblicasse gli allarmanti dati dell’aria della nostra città, il consigliere Spinelli ha chiesto se l’amministrazione Torquato intendesse attivarsi affinché venissero installati strumenti per monitorare la qualità dell’aria anche in prossimità dei torrenti Cavaiola e Solofrana. Ma anche questo punto dell’interrogazione non ha avuto ancora una risposta.
Torquato preferisce non rispondere dimostrando disinteresse verso un consigliere di minoranza e verso i cittadini che lo hanno votato, non curandosi degli strumenti di democrazia di cui i consiglieri comunali dispongono. Torquato forse dimentica che il luogo in cui si instaura la dialettica politica è il Consiglio comunale e non certamente una conferenza stampa o un convegno non istituzionale, per i quali la presunzione di conoscenza ancora non esiste. Prendiamo atto di questa non risposta e di questo silenzio assordante”.