Il segretario generale Donato Salvato: “Nel nuovo anno ribadiremo la centralità dei lavoratori nei settori della sanità e degli enti locali”
di Antonietta Rosamilia
“Stabilizzazione dei precari, valorizzazione delle risorse interne e rinnovo dei contratti: questo sarà il nostro obiettivo per il 2018”. Così Donato Salvato, segretario della Uil Federazione poteri locali della provincia di Salerno, ha esordito al Consiglio territoriale, allargato ai segretari aziendali, della sigla di categoria che si è riunito oggi, presso l’hotel centro congressi “San Luca” di Battipaglia.
“Il prossimo anno ci vedrà impegnati per le elezioni della Rsu, nella sanità e negli enti locali, e porteremo avanti quanto già abbiamo fatto in questo 2017. Vogliamo ribadire la centralità dei lavoratori, che non deve andare a discapito del profitto e degli interessi personali dei potenti di turno. Bisogna tornare a ragionare di contrattazione, perché solo attraverso il dialogo tra parte datoriale e organizzazioni sindacali può migliorare l’attività dei lavoratori”, ha affermato alla presenza di Vincenzo Martone, segretario generale della Uil Fpl Campania. “C’è necessità di ripartire e ricostruire dopo gli anni di blocco che hanno caratterizzato quest’ultimo periodo di congiuntura economica. Il 2018 non sarà un anno da poco, perché torneremo a pensare solo al lavoro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio Malangone, segretario provinciale del comparto “sanità accreditata”: “La vertenza del gruppo Silba dimostra che il sindacato ha ancora motivo di esistere per i lavoratori”, ha spiegato. “Dopo la nostra battaglia, infatti, l’Asl sta pagando regolarmente a tutte le strutture del comparto. Questo, ovviamente, è per noi solo un punto di partenza. Nel 2018 saremo ancora più vicini ai lavoratori oppressi, ma non solo. Questo è un monito anche verso il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, diventato Commissario ad acta della sanità regionale. Le aspettative della popolazione non vanno di attese: ci aspettiamo risposte e risultati concreti. Infine, vogliamo rendere protagonisti attivi del cambiamento anche l’utenza, troppo spesso dimenticata e bistratta. Non bisogna dimenticare che la professionalità degli operatori della sanità è rivolta a chi soffre”.