La misura destinata ad alleviare il disagio economico delle famiglie meno abbienti. Il limite di reddito Isee per ottenere il beneficio è fissato dalla legge a 6mila euro
Dal primo dicembre sarà possibile, anche a Nocera Inferiore, presentare le domande per il reddito di inclusione, la prima misura strutturale in ambito sociale varata dal Governo. Si tratta di una misura importante, varata dal Governo nazionale a beneficio in prima battuta dei nuclei familiari con figli minori, disabili o donne in stato di gravidanza, con previsione di estensione della platea da valutare negli anni a seguire.
Il beneficio varierà da circa 190 euro al mese a 485 euro per un periodo di diciotto mesi rinnovabili dopo però che siano trascorsi almeno sei mesi dal primo beneficio. Potranno presentare domanda i nuclei familiari con ISEE complessivo non superiore ad 6mila euro e un patrimonio immobiliare, prima casa esclusa, non superiore a 20mila euro.
Si tratta di un livello essenziale di assistenza in ambito sociale che mira a garantire un sostegno alle famiglie in difficoltà, sempre in aumento, con la realizzazione di un progetto personalizzato. Ai beneficiari verrà rilasciata una carta REI, simile ad una prepagata, dove verrà accreditata la somma mensile che potrà essere utilizzata anche per i prelievi.
«I nostri uffici, pur tra mille difficoltà legate all’organizzazione dell’Ufficio di Piano, che necessita di nuovo personale, si stanno già adoperando per mettere in campo tutti gli adempimenti necessari – ha dichiarato Gianfranco Trotta, assessore alle Politiche sociali del Comune di Nocera Inferiore – Era importante non farsi trovare impreparati rispetto a questo appuntamento che può segnare una svolta nella lotta alla povertà ed all’esclusione sociale, con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo di tante persone che oggi necessitano di un minimo sostegno economico. Nel contempo vigileremo affinché la partecipazione ai progetti sia reale, effettiva e contribuisca davvero all’inclusione dei beneficiari che è il fine perseguito dal legislatore».