L’iniziativa organizzata dall’avvocato Ottavia Locatelli, responsabile dello “Sportello Donna” cittadino, ha incontrato l’interesse non solo degli avvocati, per i quali costituiva credito formativo
di Assunta Striano
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, voluta dalle Nazioni Unite con una risoluzione del 1999, l’avvocato Ottavia Locatelli, responsabile dello “Sportello Donna” del comune di Nocera Inferiore, ha voluto organizzare un interessante e partecipato convegno dal titolo “Donne e violenza: rimedi giuridici contro la violenza di genere”.
Teatro del convegno è stata l’aula consiliare presso la casa comunale: l’iniziativa è stata patrocinata dall’amministrazione e vi hanno presenziato il sindaco Manlio Torquato e l’assessore alle politiche sociali Gianfranco Trotta. Oltre alla dottoressa Locatelli hanno partecipato l’avvocato Anna Laura De Nicola, direttore della scuola di formazione “Fiorentino De Nicola”, la dottoressa Carla Di Filippo, magistrato della sezione civile del tribunale di Nocera Inferiore, il dottor Cacciapuoti, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Nocera Inferiore, mentre ha moderato dottoressa Oriana Iaccarino, collaboratrice dello “Sportello Donna” dell’ente.
L’assessore Trotta ha ringraziato la dottoressa Locatelli, la quale per prima nel 2012 ha avuto il merito di voler introdurre lo “Sportello Donna”, che in questi anni è cresciuto, è diventato punto di riferimento per l’amministrazione, un servizio importante che affronta tematiche delicate come quella delle violenze di genere, e specialmente della violenza sulle donne, che lavora a stretto contatto con l’ufficio dei Servizi Sociali.
“L’iniziativa dell’amministrazione va nel senso di una sempre più attenta ed importante sensibilizzazione su questo tema della violenza di genere”, ha affermato il sindaco Manlio Torquato nel suo saluto.
La dottoressa De Nicola ha posto l’accento sull’importanza di eventi come quello organizzato, perché questi fenomeni coinvolgono donne di qualsiasi ceto sociale, e solo attraverso il sostegno da parte di ognuno, con le proprie professionalità, le donne che subiscono violenza saranno meno sole, e si sentiranno più sicure. L’avvocato Locatelli ha posto l’accento sui dati sempre più allarmanti di casi di femminicidi, che anche se sembrano diminuire, in realtà sono almeno due al mese. «La violenza domestica è il tema su cui ho voluto focalizzare l’attenzione del convegno perché rappresenta un ossimoro – ha detto Ottavia Locatelli – un fenomeno sommerso difficile da denunciare perché coinvolge i sentimenti, gli affetti, nonostante sia il tipo di violenza più diffuso, violenza non solo fisica e psicologica ma anche economica».
Proprio questo tipo di violenza è stata oggetto degli interventi di tutti i relatori che hanno portato esempi delle proprie esperienze come magistrati: la dottoressa Di Filippo e il dottor Cacciapuoti hanno evidenziato che non si tratta solo di violenza fisica, ma di violenza psicologica quella perpetrata nell’ambito familiare, con umiliazioni che minano la psiche della donna che, alle volte, subisce violenza senza nemmeno rendersene conto, perché c’è un atteggiamento di tolleranza o si tende a nascondere per il bene dei figli, perché la società utilizza ancora linguaggi di proprietà nell’ambito del matrimonio, pur essendo stata modificata la normativa civilistica, anche introducendo nel sistema giuridico nuove fattispecie di delitti particolari, colmando la lacuna normativa ad esempio in materia di stalking.
Strumenti di tutela di natura giuridica esistono, come l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, tra le misure precautelari del codice di procedura penale. Non sempre, però, la risposta giusta è quella penale, perché il fenomeno così attuale assume forme diverse, non solo all’interno del contesto familiare, e di dimensione domestica, intesa come domus, ma anche con la diffusione di video, foto sul web, per punire la donna che per esempio ha voluto interrompere una relazione. Una specie di vendetta, una condotta che anche se non reiterata deve trovare tutela da parte del legislatore, proprio per la peculiarità del fenomeno il quale può diventare virale sul web e che non può essere arginato con i modi tradizionali. Una risposta che può essere data attraverso la prevenzione, che giornate come questa fanno, con il lavoro dei vari sportelli esistenti in Italia, e che per fortuna opera anche a Nocera Inferiore, ma anche con l’introduzione nelle scuole dell’educazione sentimentale, per costruire generazioni più rispettose e cambiare mentalità.