Gli operatori saranno abilitati a rispondere se l’utente proverà a richiamare il numero ricevuto, con addebito della telefonata. La norma è in via di approvazione al Senato
Il telefono è una delle più grandi invenzioni della storia dell’uomo ma, quando lo ha brevettato, Meucci non poteva certamente immaginare che un giorno, nella nostra epoca, questo potesse diventare strumento di azione di una realtà che ai suoi tempi di sicuro non esisteva, ma che oggi riempie le nostre giornate: il call center.
Tutti siamo tempestati quotidianamente di chiamate sia sui telefoni fissi che cellulari, per le più svariate proposte commerciali, talvolta gradite e interessanti, molte altre no. Spesso ci capita, specie sui telefonini, di perdere la chiamata e di provare dunque a ricontattare il numero per verificare chi ci abbia cercato. Se si tratta di call center non sarà possibile parlare con gli operatori, perché questi numeri non ricevono chiamate. Novità, tuttavia, sono in arrivo dal Parlamento. È infatti in esame alla Camera dei deputati l’emendamento approvato dalla Commissione trasporti e attività produttive, già in seconda lettura al Senato, col quale potrebbe presto essere autorizzata “la richiamata”. Una nuova possibile regola di telemarketing per mezzo di cui gli utenti potranno trovarsi a richiamare proprio i call center ai quali, ignari, erano scampati non rispondendo al telefono, pagando questa volta anche il costo della chiamata.
L’iniziale proposta di stabilire un prefisso unico per tutti i call center, che permettesse di identificare subito la chiamata in arrivo, non ha avuto seguito. C’è sempre, comunque, la possibilità di iscriversi al «Registro delle opposizioni», il che comporta la decadenza di tutte le autorizzazioni concesse in passato a fornitori di servizi e call center perché potessero contattarci. Ma anche in questo caso ci sono delle eccezioni alla regola. Per esempio, le società di erogazione di servizi con le quali sia in corso un contratto possono comunque chiamare per proporre nuove offerte, e anche laddove si recedesse dal contratto, queste sarebbero ancora autorizzate a contattarci per un certo periodo di tempo. Insomma, se la nuova regola dovesse essere approvata, la morsa dei call center si farebbe di sicuro più stretta, toccando finanche le tasche degli utenti. Chissà che un giorno il telefono non ci spaventerà così tanto da indurci a tornare al famoso piccione viaggiatore per comunicare. Ma se i piccioni non dovessero essere più quelli di una volta, allora armati semplicemente di un po’ di pazienza , continueremo a usare il telefono rifiutando con garbo le offerte indesiderate, badando però di starvi tanto appiccicati da non perdere mai alcuna chiamata in arrivo.