Torquato riunisce gli Enti per discutere sull’annosa problematica scarichi. Ventre: “Appurare le responsabilità e spingere per la realizzazione di una rete fognaria”

di Tania Pentangelo

È stata convocata stamattina dal sindaco Manlio Torquato a Palazzo di Città una conferenza di servizi in merito alle problematiche ambientali che investono la zona di Fosso Imperatore. La decisione a seguito dell’ordinanza numero 47 dello scorso 2 novembre, con cui è stata ordinata la chiusura delle tubazioni di scarico nel canale delle acque reflue e meteoriche provenienti dall’area P.I.P. del Comune di Nocera Inferiore.

Il primo cittadino ha infatti disposto ai responsabili dei settori competenti di approntare quanto necessario per l’immediata chiusura e la rimozione dei condotti di scarico e la pulizia del tratto alveo, di imporre alle ditte l’interruzione dello smaltimento delle acque di scarico nei collettori consortili al fine di evitare pericoli per la salute pubblica e l’ambiente e di prepararsi a fronteggiare eventuali problematiche in caso di eventi meteorologici. Il sindaco, Manlio Torquato, così commenta la riunione di questa mattina: «È stata una conferenza di servizi che non ha esaurito stamani il suo compito. Assente la Provincia di Salerno e il Comune di San Valentino Torio, abbiamo chiesto all’Arpac, presente perché competente in materia, di fare delle sue analisi lungo tutto il corso dell’alveo, al fine di accertare dove effettivamente nasca il problema ambientale. È una parte terza rispetto a noi ed al Consorzio e quindi potrà aiutarci ad arrivare con obiettività alla soluzione del problema, che effettivamente potrebbe essere originate da cause esterne a quelle ipotizzate fino ad ora. Era presente stamani anche il vicesindaco, Mario Campitelli, e l’assessore all’ambiente Federico Piccolo. Aspettiamo dunque i risultati – conclude il primo cittadino – per poi decidere il da farsi».
Sulla vicenda ha fatto sentire la sua anche Emiddio Ventre, presidente del comitato No vasche No inquinamento e auditor ambientale, che ci ha detto: «Non si possono penalizzare ottanta aziende non individuando quelle che scaricano illegalmente. Abbiamo bloccato tutti e nessuno. Gli organi di controllo preposti devono identificare i responsabili senza generalizzare su un problema che potrebbe originare ingenti danni non solo alle industrie ma anche ai cittadini. Se il pallone ad alta pressione, utilizzato dal Comune per chiudere la condotta delle acque reflue dopo la revoca del nulla osta da parte del Consorzio di Bonifica, non si fosse danneggiato in queste ore di allerta meteo, ci sarebbero potute essere conseguenze inimmaginabili per aziende di produzione e depositi. La zona P.I.P, poi, è sprovvista di rete fognaria e del progetto che ne prevedeva la realizzazione nemmeno l’ombra. Quindi dobbiamo, si, chiudere gli scarichi individuando i colpevoli con controlli mirati, ma soprattutto spingere per la messa in opera di una rete fognaria».

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