Martedì 31 ottobre riuscito esperimento di simolazione cooperativa tra tutte le figure professionali coinvolte nel percorso intraospedaliero del paziente affetto da eventi cerebrovascolari

Ha avuto luogo martedì 31 ottobre, presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno, la prima simulazione multidisciplinare tesa a migliorare l’attività concertata tra tutte le figure professionali coinvolte nel percorso intraospedaliero del paziente affetto da ictus cerebrale. 

ictus2L’attività si è svolta nell’ambito di un percorso che la stroke unit di Salerno ha iniziato con il supporto del progetto Internazionale no profit “Angels Initiative”, al quale l’Azienda ha ufficialmente aderito. Il progetto, coordinato al Sud Italia dalla dottoressa Stefania Fiorillo, mira al raggiungimento dell’eccellenza nel trattamento dello stroke attraverso l’ottimizzazione e la standardizzazione dei percorsi e delle procedure.
A condurre la simulazione è stata la dottoressa Paola Santalucia (esperta di simulazione), neurologa e cardiologa, direttore della U.O.C. di Neurologia d’Urgenza e Stroke Unit presso l’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo-Ospedale Piemonte di Messina.
L’AOU di Salerno, dotata di Stroke Unit sub intensiva, dal 2011 è attiva nel trattamento dell’ictus ischemico acuto mediante terapia trombolitica, trattamento tempo-dipendente che può contribuire alla risoluzione della sintomatologia neurologica e la preservazione di tessuto cerebrale. Negli anni il numero dei trattamenti è incrementato progressivamente, in risposta al sempre maggior numero di pazienti afferenti alla struttura. Nel futuro prossimo, l’attivazione della rete Stroke territoriale porterà ad un’ulteriore richiesta di tale opportunità terapeutica e ad un bacino sempre crescente. Da qui la necessità di ottimizzare i tempi di gestione intraospedaliera del paziente con ictus ischemico acuto, abbattendo la latenza tra l’ingresso in ospedale e l’avvio della terapia specifica.
ictus1L’incontro, al quale hanno preso parte tutte le figure professionali che gravitano attorno al trattamento della fase acuta dell’ictus (medici, biologi, infermieri, tecnici, oss), è stato organizzato dalla  responsabile della formazione aziendale dottoressa Antonella  Maisto; dalla Struttura Semplice Dipartimentale – Stroke Unit  rappresentata dalla dottoressa  Rosa Napoletano; dal DEA, rappresentato dal dottor Antonio Petrocelli; dai direttori del Dipartimento Scienze Mediche professore Paolo Barone; della U.O.C. Neuroradiologia dottor Renato Saponiero e dell’ U.O.C. Laboratorio analisi dottor Angelo Massari.
«La simulazione – spiega la dottoressa Paola Santalucia – è una tecnica che aiuta, in qualsiasi ambito ad alto rischio, a migliorare la performance di tutti coloro che operano in situazioni critiche; nel percorso ictus è una riproduzione di situazioni reali che vive lo stroke team per ogni singola competenza: si segue l’intero percorso clinico dall’accoglienza del paziente in ospedale alla diagnosi precoce fino  alla terapia con lo scopo di cogliere i punti deboli per garantire  sicurezza e tempestività ad ogni fase».
L’obiettivo di iniziative come questa appena conclusa è quello di elevare gli standard qualitativi attraverso il miglioramento delle abilità comunicative, operative, tecniche ed organizzative degli operatori sanitari coinvolti.

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