Il gruppo di astrattismo totale. A destra Antonio Salzano

Con il titolo di “Astrattismo totale” il noto artista espone con Giuseppe Cotroneo e  Mario Lanzion a Palazzo Cicogna. L’esposizione aperta fino al 12 novembre

Si inaugurerà oggi alle 17, presso le Civiche Raccolte d’arte di palazzo Marliani Cicogna la mostra “Astrattismo totale”, con opere degli artisti Giuseppe Cotroneo, Mario Lanzione e Antonio Salzano. Si tratta della seconda rassegna per il 2017, selezionata nell’ambito del  progetto “Uno spazio per l’arte”, che, dal 2014,  presenta proposte di arte contemporanea  di qualità nelle sale  delle Civiche Raccolte.

I tre artisti provengono da formazioni ed esperienze diverse. Le  loro strade si incontrano più volte, e nel 2012  i tre danno vita  al gruppo “astrattismo totale”. Nel 2013 il gruppo pubblica “Astrattismo totale. La geometria e la materia. L’istinto e la ragione. Tra segno, luce e spazio”. Tra il 2013 e il 2016   si susseguono le esposizioni, a Città di Castello (PG), all’EXPO arte di Bari, a Benevento, a Isernia. Seguono altre importanti rassegne a Napoli, ad Avellino, a Nola.  Le loro esperienze pittoriche trovano una linea comune nella ricerca di una espressività basata sull’essenzialità dei rapporti tra forme, colori, geometrie, luce e spazio. quadro salzanoAll’interno di questa comune inclinazione, le opere di Cotroneo, Lanzione e Salzano si distinguono per la peculiare sensibilità di ciascun autore, in un muto dialogo tra  diverse cifre espressive.
Giuseppe Cotroneo (1951), allievo di Augusto Perez all’Accademia di Belle Arti di Napoli, inizia come scultore, e solo in anni recenti approda alla pittura.  In particolare percepisce la materia nella sua forza e potenzialità espressiva.  Il suo segno, tagliente e netto, costruisce intense profondità di spazi  sostenute  da  ardite geometrie.
Mario Lanzione (1951), dagli anni Novanta propone una pittura basata su un’astrazione “cromo-geometrica”, con una particolare sensibilità per il colore, steso con delicate campiture, nelle quali si inseriscono lacerti di carta e veline. Cosi’ trattata, la superficie pittorica crea movimento e vibrazioni di luce,  in corrispondenza con l’afflato lirico che distingue la sua arte.
Antonio Salzano (1950), giunge alla pittura dopo essersi dedicato soprattutto al disegno.  Propone una pittura quasi mistica, animata da simboli , allegorie , figure geometriche, che rimandano, attraverso spazi sostenuti da  sottili equilibri,  ad una dimensione spirituale e trascendente. La sua pittura è quasi un “riordino “di elementi reali e simbolici, per ottenere  composizioni sorrette da un ritmo quasi “musicale”.

Lascia un commento