Il cane, trovato tra gli spasmi da una donna che si era recata nel luogo di culto, è spirato a causa di un vergognoso scaricabarile tra le autorità e l’Asl metelliana
di Enrica Granato
In agonia aspettando i soccorsi. È questo il resoconto di una mattinata infernale che ha visto come protagonista una femmina di segugio, in preda alle convulsioni, che per ore ha atteso sull’asfalto di essere notata prima ed aiutata poi.
Intorno alle ore 12, infatti, una donna diretta con la sua auto all’Abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni ha incrociato un cane dal pelo raso marrone, all’apparenza giovane, che “rotolava” dallo spazio antistante la pizzeria di via Morcaldi, verso la strada che porta alla Badia. Credendo in un semplice gioco ma preoccupata per l’andirivieni di automobili e moto che avrebbero potuto travolgerla, ha accostato con la vettura: è stato solo allora che si è resa conto di essere in presenza di una povera bestiola accasciata al suolo in preda a spasmi, causati probabilmente da una rovinosa caduta da un’altura della collina. E che la violenza di questi ultimi la stavano trascinando lungo l’asfalto. Senza perdersi d’animo, la donna si è posizionata in strada in modo da segnalare agli altri automobilisti la presenza dell’animale, facendo segno loro di rallentare, ed ha contattato Asl e Polizia Municipale di Cava dei Tirreni sperando in un tempestivo intervento: peccato solo che si sia trattato di un rimbalzare di competenze da ufficio in ufficio. Ad unirsi alla donna, un gruppo di ragazzi che, inteneriti da quell’essere in pena, si sono attivati immediatamente chiamando anch’essi i vigili, le guardie ecozoofile, la Polizia, la stessa Asl, i genitori per un passaparola che potesse tornare utile, un veterinario (che però ha dichiarato – quasi seccato – di essere fuori servizio e di non poter intervenire) . Alcuni loro amici, avvisati col cellulare, sono arrivati sul posto a bordo dei loro scooter dopo essersi recati di persona presso i vari uffici per segnalare l’accaduto. Il cane, che aveva al collo un collarino color senape, ha intanto continuato ad agitarsi e battere la testa sull’asfalto, ferendosi.
La rabbia, mista allo sconforto ed alla pena nel vedere un animale star male soprattutto per l’indifferenza e la nonocuranza degli organi competenti, ha scatenato i commenti (giustamente) velenosi di chi era ad assistere impotente alla scena. Solo dopo essere riusciti a mettersi in contatto con la sezione randagismo comunale qualcosa si è mosso: dopo 10 minuti circa, infatti, è giunta un’ambulanza e due specialisti hanno caricato a bordo la sfortunata cagnolina. Purtroppo lo scaricabarile di responsabilità, che non ha permesso un soccorso immediato ed avrebbe evitato almeno tanta agonia alla bestiola, ha tramutato un incidente in tragedia: la sventurata è deceduta dopo qualche ora.