Girovagando sull’applicazione Google Maps è possibile notare la presenza di un bizzarro locale allo stesso indirizzo del nosocomio. Ma esiste davvero?
di Nello Vicidomini
“Il curioso caso”, direbbe qualcuno. Questa volta però non si tratta di Benjamin Button, ma di Nocera Inferiore. Attraverso il servizio di visualizzazione di carte geografiche del colosso americano, non pochi si sono accorti di qualcosa di strano: soffermandosi su viale San Francesco accade qualcosa di incredibile.
L’ infografica del sito mostra l’esistenza di un ristorante nello stesso luogo dell’ospedale nocerino. Ma non è questa l’unica cosa singolare. Il nome del locale è infatti alquanto bislacco: “U a sexy alllallan u ai dingdindon”.
Cliccando sull’ipertesto, il sito ci rimanda alla pagina dell’esercizio commerciale con tanto di possibilità di recensione. E’ tutto così strano che si è spinti ad andare oltre: tramite il motore di ricerca si scopre che questo ristorante è presente anche in altre città d’Italia e sempre in posti e modi inverosimili. Nessun numero di telefono, né altri recapiti.Sul web inoltre è presente in alcune applicazioni che trattano di ristorazione: il locale è presentato come un luogo dove si spende dai 30 ai 40 euro mediamente e addirittura dove si può degustare cucina regionale. Eppure il nome è così truffaldino e grottesco che risulta poco credibile: la parola “sexy” fa pensare in effetti a tutt’altro. Poi strani onomatopeici e quel “dingdindon” che sembra tratto dalla canzone Ding Dong song dello svedese Gunther. In termini informatici è facile si possa trattare di un “bug”, ossia di un errore di sistema o di qualche simpatica manomissione interna. Nel mondo virtuale di oggi dobbiamo abituarci che tutto può apparire e scomparire senza ragione. Quindi esiste davvero? La risposta è chiaramente no. Anche se, per restare a Gunther, a chi non piacerebbe pensare che in quel posto “you touch my tralala…”?