Un lavoratore “agile” potrebbe produrre il 15% in più rispetto a un dipendente tradizionale. Oggi, in Italia se ne contano già 350mila. Ecco, cosa è emerso da un nuovo studio…
di Francesca Melody Tebano
Social media manager, Web content manager, ma anche professionisti di vari settori svolgono la propria attività lavorativa direttamente da casa. Questa nuova modalità di lavoro è stata regolamentata dalla legge italiana soltanto pochi mesi fa, ma promette già bene, perché ad oggi 350mila persone sono state assunte con lo Smart Working nel territorio italiano.
Ma quali sono i principali benefici?
Secondo una ricerca condotta dal Politecnico di Milano, lo Smart Working per le imprese può produrre un incremento di produttività pari a circa il 15% per lavoratore, risparmiando anche sui costi. Questo significa che a livello di sistema Paese si guadagnano 13,7 miliardi di euro in totale.
Non solo, ai lavoratori, invece, oltre a una maggiore autonomia, un solo giorno a settimana di lavoro in remoto può far risparmiare in media 40 ore all’anno di spostamenti; avendo effetti positivi anche per quanto riguarda l’ambiente, perché, determina una riduzione di emissioni pari a 135 kg di CO2 all’anno.
Per quanto riguarda, invece, il livello di soddisfazione degli Smart Worker, dall’indagine risulta che siano maggiormente appagati rispetto alla media: solo l’1% si ritiene insoddisfatto, contro il 17% degli altri lavoratori, mentre il 50% è pienamente soddisfatto delle modalità organizzative e il 34% dichiara di avere un buon rapporto con capo e colleghi.
Lo Smart Working ricorda il vecchio telelavoro, ma non si tratta proprio della stessa cosa. In primis, per la nuova modalità è previsto il medesimo trattamento economico rispetto ai dipendenti in ufficio, con l’obbligo di informazione su rischio infortuni e malattie professionali con copertura Inail. Ma forse la differenza più evidente con il telelavoro è che non è più obbligatorio legarsi a un luogo fisico fisso in cui lavorare: può essere la propria abitazione, una sede distaccata, ma anche un bar o un parco, l’importante è possedere un computer o uno smartphone con connessione wi-fi.