A Castel San Giorgio si è tenuta oggi, 14 ottobre, “Il Castello sulle onde”, manifestazione organizzata dalla Proloco in collaborazione con l’associazione Radioamatori Italiani, sezione di Napoli
di Chiara Santaniello
Nella verdeggiante frazione di Torello, sullo spiazzale che costeggia il castello sull’omonimo monte, la proloco di Castel san Giorgio ha voluto ripercorrere la memoria dei collegamenti telegrafici presenti fin dal XIX secolo sul nostro territorio.
Presenti alla manifestazione l’associazione Radioamatori Italiani sezione di Napoli, il presidente della Proloco Sabatino Aliberti, il sindaco Paola Lanzara, l’assessore ai lavori pubblici Franco Longanella e l’assessore alle Pari opportunità Giustina Galluzzo. Ha dato il suo contributo anche l’ex poliziotto e cultore della storia locale, nonché consigliere della Proloco, Giuseppe Benevento il quale, grazie alle sue ricerche, ha fornito delle preziose informazioni sui collegamenti telegrafici del territorio di Castel San Giorgio.
Il primo telegrafo di cui si ha notizia, ha spiegato, era situato sul monte San Michele, collina che sovrasta i villaggi di Campomanfoli e Costa. Qui era operativa fin dai primi dell’ottocento una postazione a semaforo che trasmetteva messaggi ai paesi limitrofi. L’associazione Radioamatori della sezione di Napoli, dopo aver predisposto una stazione radioamatoriale con apposite antenne e ricevitori, ha effettuato dei collegamenti sulle onde dell’etere – le “antenate” del moderno wi-fi – con altre città, sfruttando le onde a bassa frequenza. Tali onde non sono alla portata di tutti e generalmente vengono utilizzate dalle forze di Polizia. Per captarle è necessario avere un’apposita autorizzazione.
«Con questa manifestazione si è voluto fornire un numero identificativo al Castello di Castel San Giorgio, che ne era sprovvisto – ha dichiarato il presidente dell’ associazione Radioamatori di Napoli, Vittorio Borriello – Prima lo si identificava con Santa Maria a Castello, o Fossa Lupara. Da questo momento in poi, per la prima volta in aria sapranno che anche Castel San Giorgio ha un suo castello».
Il presidente ci ha parlato poi del ruolo del radioamatore e i suoi cambiamenti lungo la storia: «Il radioamatore nasce come uno sperimentatore – ha affermato – ma il suo ruolo sta diventando sempre più specialistico. Oggi questo ruolo si sta integrando sempre più con il servizio di protezione civile, per la capacità del radioamatore di mettere in campo apparecchiature e facilitare i collegamenti. Attualmente la nostra figura è più collegata con il servizio sociale, tant’è che la normativa in proposito parla di servizio di radioamatore».
L’evento è stato dunque un’occasione per fare memoria dei sistemi di comunicazione antichi presenti sul territorio e per valorizzare i luoghi che ancora oggi rappresentano un patrimonio storico e culturale per Castel San Giorgio e i comuni limitrofi.