In un colloquio riservato in cui l’ex candidato sindaco finge di aver trovato finanziamenti per il movimento l’ex militare confessa di usare liberamente dei suoi attuali collaboratori
Clamoroso tranello teso all’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, già leader dei forconi ed ora del MLI, il Movimento per la liberazione dell’Italia che lo scorso 11 settembre voleva arrestare i parlamentari italiani che lui definisce abusivi dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 2014.
A “farlo cantare liberamente”, facendogli scoprire quelli che sembrano essere i suoi veri intenti e programmi, il nocerino Mario Stanzione, ex candidato sindaco alle ultime elezioni comunali con liste sostenute anche dall’ex generale, che è anche ex parlamentare e non si sogna di rinunciare al vitalizio di 3108 euro al mese che gli viene corrisposto dal 1993, quando – come riporta l’Espresso – gli furono intimate le dimissioni dall’ex presidente Scalfaro dopo aver “beccato” una condanna (poi revocata dalla Cassazione nel 1997) ad otto mesi di carcere per diffamazione nei confronti del Comandante generale dell’Arma, Antonio Viesti.
Stanzione, che aveva iniziato a nutrire perplessità sul personaggio dopo la mancata rivolta dell’11 settembre, tanto da parlarne apertamente con i suoi fedelissimi in una chat whatsapp, ha chiesto di incontrare il generale con un messaggio in cui gli ha paventato di aver trovato un forte sostenitore economico alla sua causa. Un incontro di cui è stata fatta registrazione da Mario Stanzione, che vi riassumiamo. Il generale non risparmia accuse di inadeguatezza nei confronti dei suoi attuali collaboratori, che dichiara candidamente di usare per i suoi fini. «Io a nu’ stunzo lo devo mettere», si sente ad un certo punto nella registrazione dell’incontro tra Stanzione e l’ex generale. Ma ecco il sunto della conversazione, dalla quale emerge un uomo che mira al potere avvalendosi di persone in buona fede che poi scaccerà: «Ho trovato una persona disponibile a sostenerci con tre milioni di euro – esordisce l’ex candidato sindaco – Mi devi solo indicare dove debbono arrivare, se sul conto del Movimento o su un altro. Vedi tu, questo non è un problema. Naturalmente nella legalità delle cose, nel modo più assoluto. È un piccolo gruppo bancario che vuole sovvertire i discorsi delle grandi banche». «Io gli do’ garanzie al 200% di sovvertire il sistema bancario, questo schifo», risponde Pappalardo. E Stanzione: «Non deve sembrare l’acquisto di una persona. Io ti conosco, so come ragioni». «Assolutamente – replica Pappalardo – io voglio sovvertire questo regime bancario che sta ammazzando il popolo italiano!». Poi parte la trappola di Stanzione: «Solo che loro hanno visto un po’ i tuoi collaboratori, e …». «Ma non sono quelli che rimarranno – risponde il capo di MLI – Io non è che metto a Ministro della Finanza o a Ministro dell’Economia quella gente. Non se ne parla nemmeno! Mica posso mandare avanti sta gente! Ma che siamo matti?».Stanzione fa dei nomi, e Pappalardo abbocca all’amo: «Li stiamo usando, perché non sono all’altezza! Noi dobbiamno trovare un capo del Governo con le palle!». «Ma tu sarai il capo del Governo?», gli chiede l’imprenditore nocerino, e l’ex generale risponde: «Tutti dicono che sto facendo tutte ste’ cose per fare politica. Sto’ cazzo! Io mi sono messo a presidente del comitato dei saggi, che ha un potere illimitato: io posso anche buttare fuori il capo del Governo se non fa gli interessi del popolo. Il vero deus ex machina del Movimento è il generale Pappalardo! Ma non mi mischio nelle porcate: io intervengo da fuori». «Quindi tu hai un controllo totalitario della cosa? È mascherata (la democrazia, ndr)?». «Ma certo!». Poi ancora una serie di nomi di personaggi dirigenti del movimento, che Pappalardo definisce “molto limitati”. Quando gli viene chiesto dove mandare i soldi, ed in particolare una prima tranche di 6/700mila euro, ribadendo che tutto deve essere “legale”, l’ex generale non si fa pregare, e dichiara candidamente di avere due conti: quello del Movimento e quello di un’associazione “Sicurezza e Legalità”, con cui fa quel che vuole, e suggerisce di farli arrivare lì. L’ex parlamentare si dichiara sicuro di avere almeno il 20% dei voti dalla sua parte, di poter entrare con 7/8 parlamentari e di poter assumere il potere, tanto da proporre a Stanzione un posto da ministro.Il numero del conto, che non pubblichiamo per riservatezza, poi Pappalardo lo ha realmente mandato. La conversazione completa sulla pagina Facebook di Mario Stanzione.