Valorizzerà le eccellenze e i talenti delle scuole italiane. È la prima esperienza nazionale che proporrà una rassegna di eccellenze e di proposte educative d’inedita ampiezza
di Rosa Soldani
Dalle elementari fino alle medie superiori, gli Istituti scolastici di tutt’Italia sollecitano gli skill creativi dei propri alunni ideando attività extracurricolari resi possibile attraverso la dedizione dei propri docenti: teatro, musica, danza, giornalismo scolastico, scrittura e tante discipline che, pur non entrando nei programmi ministeriali, contribuiscono a plasmare i giovani sviluppando la loro curiosità intellettuale.
Un’opera meritoria che, troppo spesso, viene conosciuta solo nel ristretto ambito locale.L’A.Na.Gi.S., l’Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico, senza fini di lucro, da 15 anni a questa parte ha focalizzato la propria attenzione verso questo segmento di attività, fucina d’interesse per gli studenti in rapporto al mondo che li circonda. Sul trampolino di quest’esperienza, che, nel corso di questi tre lustri, ha coinvolto oltre 2500 Istituti scolastici dell’intera penisola, l’Associazione ha voluto allargare il proprio raggio d’azione verso le attività che danno valore ai talenti giovanili e spesso emerse negli articoli dei giornalini scolastici. Nasce da queste ‘radici lunghe’ l’Alboscuole School Festival, prima esperienza nazionale che rende conto di quest’immenso patrimonio di innumerevoli iniziative scolastiche, una rassegna di eccellenze e di proposte educative d’inedita ampiezza.
Dal 16 al 21 aprile 2018, Chianciano Terme si trasformerà in un immenso palcoscenico per la grande ‘buona scuola’, nata dall’impegno di studenti, docenti, dirigenti scolastici e di tutte le strutture organizzative che consentiranno la migliore riuscita della manifestazione. Tutta la città sarà coinvolta in una kermesse che richiamerà almeno 30mila persone, in un fruttuoso interscambio di esperienze e sperimentazioni artistiche fra istituzioni scolastiche di ogni regione d’Italia.
Il Festival è stato presentato stamattina, a Roma, nella sala Nassiriya del Senato della Repubblica, con il saluto introduttivo della vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi.
Hanno illustrato la manifestazione il presidente di A.Na.Gi.S, Ettore Cristiani e il sindaco di Chianciano, Andrea Marchetti, coordinati dalla giornalista de’ La7 Vicsia Portel.
«Il nostro è un Festival che non solo premia – ha affermato il presidente di A.Na.Gi.S., Cristiani – ma che vuole promuovere le buone pratiche, i saperi, i metodi e gli strumenti utilizzati nella scuola. La grande novità di questo anno è la nostra applicazione “AlboScuoleFestival” scaricabile su tutti gli smartphone che consentirà a tutti di essere aggiornati in tempo reale sulle attività e di partecipare a tutte le attività on line di Alboscuole».
La coordinatrice della Direzione Nazionale di Albo Scuole Festival, Annamaria Bove, ha precisato che la manifestazione si pone come un Festival aperto a tutti, all’intera comunità scolastica, che si declinerà in workshop di grande attualità: dalla tutela dell’ambiente alla robotica educativa; dalla realtà virtuale e aumentata all’integrazione; dalla valorizzazione del territorio al podcast nella didattica e al giornalismo scolastico. Vi sarà poi un concatenarsi di spettacoli artistici che renderanno merito alle performance degli studenti in canto, singolo o corale, danza, esecuzioni musicali, teatro e tutte le espressioni artistiche che trovano cittadinanza nella scuola.
«La nostra città – ha aggiunto Marchetti – è orgogliosa di diventare per cinque giorni la capitale delle scuole italiane, dando ospitalità a un Festival così innovativo e propositivo. Già negli anni precedenti, la convention di giornalismo scolastico di Alboscuole ha fatto convenire a Chianciano migliaia di ragazzi dai 6 ai 19 anni, i loro insegnanti e dirigenti scolastici e tanti genitori. Ci aspettiamo, in questa nuova prospettiva, una moltiplicazione delle presenze, che accoglieremo mettendo a loro disposizione tutta l’ospitalità di grande tradizione che fa parte del nostro DNA e di cui siamo fieri».