In un clima di profonda tristezza, nella chiesa di “Santa Maria del Presepe” si sono tenuti i funerali della donna sessantaquattrenne, suicidatasi nella mattinata di ieri
di Domenico Pessolano
«Non possiamo permetterci di giudicare certi gesti e una persona che ha dedicato tutta la sua vita alla propria famiglia. Anna ha combattuto con un male più grande di lei, quello stesso male che si sta impossessando di un numero sempre più alto di esseri umani».
Queste le parole toccanti e piene di significato pronunciate da don Pier Catello Liccardi durante il funerale di Anna Coppola, l’ex dipendente delle Poste Italiane suicidatasi nella mattinata di ieri lanciandosi dal balcone di casa sua a via Siciliano. La signora Anna, ricordiamo, soffriva da tempo di crisi depressive che l’amore e l’affetto che la sua famiglia le ha sempre fornito evidentemente non sono riusciti a far superare.
Le affermazioni del parroco sono state contornate dalla commozione di tutti presenti alla cerimonia funebre, tenutasi stamane nella chiesa di “Santa Maria del Presepe”.
Le esequie della donna sessantaquattrenne sono state vissute con profonda tristezza anche e soprattutto dalle figlie Ida e Giusi, arrivate in chiesa insieme al marito della signora Anna, Salvatore Soriente, persona stimata come professionista e come ex consigliere ed assessore del Comune di Nocera Inferiore, apparso fortemente scosso e incredulo per una tragedia che sarà sicuramente impossibile da accettare.