Il pranzo fuori casa non sarà più un problema per studenti e lavoratori fuori sede grazie all’idea di alcuni ristoratori. E non si mangia più solo in piedi

di Chiara Ruggiero
Oggi vi parleremo dello street food. Ma non di quello malsano, ipercalorico che ci piace tanto mangiare per strada passeggiando per i  caratteristici vicoletti di Napoli o al Mc Donalds, ma di una sua versione rivisitata e più salutare  creata da alcuni ristoratori e bar che per fronteggiare la sempre maggiore crisi economica che ha colpito anche il settore della ristorazione.

street food2Gli addetti a quest’ultimo, per venire in contro alle sempre più esigenze dei consumatori, sempre di corsa, e con ritmi quotidiani troppo  frenetici, hanno dato vita ad  uno speciale menu che a modico prezzo offre al suo interno non più solo un pasto esclusivamente a base di pizza e coca cola troppo ghiacciata, ma  un vero e proprio  pranzo completo, dall’antipasto al dolce per finire con un caffè.
Menu che anche noi, per esigenze di studio, abbiamo avuto l’occasione di sperimentare in varie città, partendo dalla nostra Nocera Inferiore dove alcuni ristoranti propongono lo speciale menu che prende il nome di “colazione di lavoro”, passando per Salerno fino a Napoli, terra indiscussa del cibo da strada, dove ora si può gustare non solo per strada, ma anche comodamente seduti ad un tavolo.
Inizialmente questa “piccola rivoluzione” del portare lo street food dalla strada alla tavola è stata fortemente criticata da alcuni medici, che in più interviste lamentavano di casi di pessima alimentazione dovuti proprio al fatto di non mangiare in modo corretto. Tesi subito smontata da alcuni chef, che tranquillizzano sia i mediciche che i consumatori ancora un po’ scettici, sostenendo che i loro menu sono progettati seguendo le linee guida della dieta mediterranea, usando anche prodotti della terra a chilometro zero, molte volte coltivati anche da loro in prima persona, per poter assicurare ai propri clienti un pasto veloce, ma che allo stesso tempo soddisfi le loro esigenze, ma anche sano e nutriente.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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