Gerardo Canfora, ordinario all’Università del Sannio, è stato designato vicepresidente nazionale del prestigioso gruppo. Una grande passione per la lettura e il sax, e da poco alla scoperta del tango

di Maria Barbagallo
È nato e cresciuto a Nocera Inferiore il professor Gerardo Canfora, nuovo vicepresidente nazionale del Gruppo Ingegneria Informatica. Come riportato da Il Sannio Quotidiano “la comunità accademica italiana ha voluto riconfermare un ruolo di primo piano alla ingegneria informatica di Unisannio che in questo modo si riconferma come riconosciuta eccellenza scientifica e didattica sul piano nazionale ed internazionale.

canforagerardo3Il Gruppo Ingegneria Informatica (GII) raccoglie gli oltre settecentocinquanta professori e ricercatori delle università italiane che afferiscono al settore scientifico e, come comunità degli ingegneri informatici, svolge un ruolo di primaria importanza nella ricerca scientifica e nella didattica del sistema universitario nel settore dell‘informatica, strategico per l’Italia”.Classe ’63, si è laureato con lode in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” nel 1989, punto di partenza di una crescita professionale che l’ha portato a trasferirsi con la famiglia a Benevento, dove dal 1998 è stato professore associato presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio, Benevento, e dal 2001 (a soli 38 anni!) è professore ordinario di Informatica. Dal 2009 è delegato del Rettore per i Progetti Strategici e la Ricerca Scientifica e membro del Consiglio direttivo del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), una organizzazione senza scopo di lucro che vede consorziate 34 tra le maggiori Università italiane, con lo scopo di svolgere attività di ricerca in campo informatico a livello nazionale ed internazionale.Ha partecipato all’ideazione e progettazione del “Centro di Eccellenza sulle Tecnologie del Software dell’Università del Sannio” (di cui è stato Direttore dalla costituzione nel 2001 fino al 2007) e dei “Master in Tecnologie del Software dell’Università del Sannio” oltre ad essere membro di diversi comitati organizzatori e di programma di conferenze internazionali. Collabora, inoltre, sia come revisore che come membro del comitato editoriale, con alcune delle riviste più prestigiose nel settore dell’ingegneria del software. La sua attività scientifica, che ha portato alla produzione di oltre 180 pubblicazioni su riviste ed atti di congressi internazionali (diverse premiate quali “Best Paper” come a Minneapolis e a Timișoara), è incentrata sui temi dell’Ingegneria del Software, con particolare riguardo alla manutenzione ed evoluzione del software, all’applicazione del metodo sperimentale alle problematiche di ingegneria del software, alla sicurezza del software ed allo sviluppo e convalida di sistemi orientati ai servizi.
Raggiunto telefonicamente, ha commentato: «La comunità degli ingegneri informatici italiani dà un grande contributo alla società ed è alla base delle più solide realtà industriali nazionali. Intendiamo lavorare per affermare con responsabilità e autorevolezza i nostri obiettivi di alta formazione e di ricerca fondamentale e canforagerardo1applicata, con azioni mirate a supportare collaborazioni tra le Università ed il mondo industriale, l’internazionalizzazione della ricerca, la mobilità dei ricercatori da e per i centri di ricerca e le università straniere».
Ricordando i trascorsi nocerini, si è parlato del periodo delle “lotte” al liceo scientifico Nicola Sensale, quando era conosciuto come il “capellone” ed era appassionato di fotografia, ma oggi – abbiamo chiesto – come si diverte il professore Canfora?
«Leggendo, sono “onnivoro”! Amo suonare il sax col mio quintetto, in particolare standard jazz e bossa e da poco ho cominciato con mia moglie un corso di tango, dopo esserne rimasto affascinato in una milonga a Buenos Aires, perché come il jazz è basato sull’improvvisazione».

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