«Stiamo cercando di recuperare la normalità della vita amministrativa. Bilancio messo male, ma spalmeremo il debito su più anni». Tanta attenzione anche ai giovani

di Chiara Santaniello

Traccia un bilancio fatto anche della constatazione di situazioni difficili l’avvocato Paola Lanzara, eletta tre mesi fa alla carica di sindaco del Comune di Castel San Giorgio.

Ma in fondo fa traspirare quelle energie positive che ha saputo trasmettere anche ai suoi concittadini e che l’hanno portata a una netta vittoria alla competizione elettorale.
– La prima volta di un sindaco donna a Castel San Giorgio. Occasione anche per combattere gli stereotipi legati al genere?
«
Certamente. Io non mi sono mai sentita candidato donna, bensì  candidato sindaco. Il termine sindaca non mi piace, non solo perché è cacofonico, ma anche perché rappresenta in se stesso una diminutio. Io sono semplicemente una figura istituzionale, e per il problema di cui parla ho voluto un assessorato delle pari opportunità».
paola lanzara 2– Come riesce a conciliare la sua professione legale con la sua carica di sindaco?
«Non è facile, conciliare le due cose richiede un grosso impegno. Tuttavia il lavoro non mi spaventa, sono abituata a lavorare e a fare mille attività, oltre che a gestire più ruoli. Ammetto che il ruolo di sindaco in una realtà come quella di Castel San Giorgio mi assorbe totalmente. Per la verità chi ne risente è la famiglia, poiché sottraggo molto tempo ad essa, ma non alla professione: io sono, resto e sarò un avvocato, la carica di sindaco è passeggera, una parentesi della mia vita».
– Abbiamo superato i classici cento giorni. Il primo bilancio?
«
Stiamo cercando di tornare a una normalità amministrativa mancata per anni, ma anche all’organizzazione degli uffici e al pareggio del bilancio, che attualmente è in forte perdita. Saneremo dilazionando i debiti su iù anni, compresi quelli fuori bilancio. Certo, avremo meno per altri tipi di investimento, ma è una scelta consapevole e necessaria per la città».
– Avete già messo mano alla manutenzione, come a via Pantrice. Quali altri interventi ha in mente?
«Via Pantrice ha significato la messa in sicurezza di una strada-colabrodo, inadatta a reggere il traffico pesante che viene immesso. Poi vorremmo terminare le opere iniziate e mai compiute, come ad esempio il giardino di Villa Calvanese. Solleciteremo la Gori per rete fognaria e rete idrica, e il  Consorzio perché crei canali di irrigazione che attraversino tutto il nostro comune».
– Gli incendi boschivi estivi hanno messo in ginocchio anche il nostro Comune. Come si contrasteranno per il futuro?
«Innanzitutto stiamo chiedendo dei finanziamenti a livello regionale. Poi ho chiesto all’ufficio di Protezione Civile di predisporre un elenco di tutti i possessori della fascia pedemontana affinchè mantengano pulita quest’area. Sarà eseguita anche la pulizia della fascia pedemontana del demanio comunale. Tra gli altri progetti che abbiamo in mente vi è anche quello che prevede la raccolta della legna con un posto fisso per la pesa».
– Ha in cantiere qualche iniziativa che possa valorizzare i talenti giovanili presenti sul nostro territorio?
«L’assessore alle politiche giovanili sta predisponendo un forum dei giovani; inoltre vorremmo creare il Consiglio Comunale dei ragazzi, per favorire l’avvicinamento dei giovani alla politica. Abbiamo poi  dei corsi di educazione alla legalità e di educazione civica che verranno promossi nelle scuole. Al momento è  stato preparato un concorso dedicato a Jean Claude Izzo per premiare gli scrittori del noir più valenti. E seguiremo ovviamente le richieste dei giovani».

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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