Gli atleti del presidente Valeria Ferrante di nuovo senza struttura in cui allenarsi. Lunedì mattina l’incontro dell’associazione sportiva con il sindaco Manlio Torquato
di Anna Santonicola
«Siamo fiduciosi nell’incontro di domattina con il sindaco, poiché già lo scorso anno l’intervento dell’amministrazione comunale è stato risolutivo». Così ci dice la presidente dell’Associazione sportiva dilettantistica Nocera Volley, Valeria Ferrante, rimasta all’improvviso interdetta dall’usare la palestra della scuola media Solimena per le attività di allenamento delle squadre maschile, femminile e mista pur essendo titolare di una convenzione valida fino a novembre.
«Purtroppo anche la scorsa stagione, come del resto quelle ancora precedenti, siamo rimasti impelagati nella burocrazia – continua la presidente-atleta – tanto da rimanere alcuni mesi senza struttura dove poter disputare le partite della prima fase di campionato. A febbraio poi la luce: abbiamo siglato una convenzione con il Comune e la scuola Solimena, valida fino a novembre 2017, che speravamo ci garantisse la possibilità di allenarci in maniera adeguata per la stagione 2017-2018, e ancora ci speriamo. Quest’anno la nostra associazione ha tantissimi iscritti, e non vorremmo che l’entusiasmo dei nocerini subisse una battuta d’arresto a causa di queste situazioni. Grazie alle tante adesioni contiamo di partecipare a tre campionati provinciali CSI: maschile, femminile e misto, che aumenterebbero il prestigio della città nell’ambito sportivo». Una doccia fredda dunque per gli sportivi associati della New Volley che venerdì hanno ricevuto una telefonata dall’Ufficio Sport del Comune di Nocera Inferiore, durante la quale veniva comunicato il cambio delle serrature della palestra Solimena. E così gli atleti sono stati costretti ad allenarsi all’aperto per strada, come documentano le foto dell’articolo. C’è davvero da augurarsi che anche quest’ostacolo, sorto senza motivo conosciuto, possa essere superato domani dalla sensibilità del primo cittadino, Manlio Torquato, per non mettere a repentaglio un impegno che oltre che sportivo è anche sociale.