Da evidenziare in agenda i giorni 8, 9 e 10 settembre: tre serate all’insegna del buon cibo, dell’arte, della musica e della beneficenza. È la 22ma edizione
di Tania Pentangelo
Torna l’8, il 9 e il 10 settembre la “Sagra Francescana Missionaria“, appuntamento di consolidata tradizione giunto alla sua ventiduesima edizione.
L’evento si svolgerà presso il convento dei frati minori cappuccini di Sant’Andrea, ubicato sulle pendici della collina del Parco di Nocera Inferiore.
Tutte le sere alle ore 19 verrà celebrata la santa messa e sarà possibile visitare l’antica struttura fondata nel 1563 dal duca Alfonso Carafa. A fare da cornice, per il secondo anno consecutivo, le opere della mostra “Sant’Andrea in arte” a cura del centro d’arte e cultura “La Sfinge”. Numerosi gli stand gastronomici che proporranno primi e secondi piatti locali e prodotti tipici della comunità religiosa. Saranno servite prelibatezze gastronomiche come pasta e fagioli e pasta e zucca, panini con svariati contorni, il “cuoppo” di pesce fritto, dolci e misti di frutta. Non mancherà anche la musica dal vivo: venerdì, infatti, è prevista l’esibizione de “I Villanova”, sabato de “I Foks 70” e per finire domenica degli “Alleria band” che diletteranno il pubblico con musica pop revival.
Alla sagra, inoltre, è legata una lotteria. Il costo di ogni biglietto ammonta ad un euro e l’estrazione avverrà l’ultima sera a chiusura della manifestazione. Primo premio una bici Atala Discovery S, secondo un robot da cucina professionale e terzo un prosciutto di Parma con osso. Tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza per le missioni e la realizzazione delle opere di carità gestite dal Centro Missionario Cappuccino, che sostiene la formazione dei seminaristi e assiste le famiglie più bisognose sopratutto per necessità mediche.
«È il quarto anno che organizzo questo evento in quanto presidente del “Comitato sagra” – ci dice padre Michele, superiore del convento – e sono molto soddisfatto per la numerosa affluenza e partecipazione. Per noi rappresenta un’importante occasione non solo per le entrate monetarie ma soprattutto per lanciare un messaggio vocazionale, per testimoniare e raccontare la nostra esperienza quotidiana».