Si parla di sciogliere il Consiglio. Le accuse: associazione a delinquere di stampo camorristico, scambio elettorale politico —mafioso, corruzione elettorale, estorsione, violenza privata

Associazione a delinquere di stampo camorristico, scambio elettorale politico —mafioso, corruzione elettorale, estorsione, violenza privata. Sono questi i capi di accusa contestati al’ex consigliere comunale (non rieletto all’ultima tornata elettorale) Carlo Bianco (foto di apertura articolo), fedelissimo del sindaco Manlio Torquato, al candidato non eletto Ciro Eboli (che correva tra le liste a sostegno di Pasquale D’Acunzi), al noto boss ex cutoliano (poi passato con Alfieri e Galasso) Antonio Pignataro e a Luigi Sarno.

Un terremoto giudiziario che si preannuncia tutt’altro che concluso tanto da far temere a più persone un possibile scioglimento del Consiglio comunale. Insieme agli arrestati, infatti, risultano indagate a piede libero altre 19 (o addirittura 20) persone, delle quali non sono stati resi noti i nomi tranne che per Nicola Maisto, candidato nella lista “Uniti per Torquato” ed eletto con 368 preferenze, e per Antonio Cesarano, ex assessore e vicesindaco della Giunta Romano.  A Maisto si imputa che i suoi voti siano stati acquisiti soprattutto con il contributo del lavoro di Luigi Sarno che ha erogato 50 euro per ogni persona che ha documentato con una foto della scheda elettorale il voto a Nicola Maisto.Per gli altri nomi si mormora di altri politici, alcuni dei quali siedono in Consiglio comunale, ma anche di funzionari del Comune.Particolare la vicenda di Carlo Bianco. Vediamo come la ricostruisce l’indagine:”Carlo Bianco, candidato al consiglio comunale di Nocera Inferiore in occasione delle elezioni amministrative dell’11.6.2017, accettava da Antonio Pignataro la promessa di procurargli voti mediante avvalimento della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento ed omertà che ne deriva, promanante dal carisma criminale di quest’ultimo, dalla sua storica appartenenza alla NCO Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, alla sua riconosciuta fama di pluriomicida, al suo attuale ruolo di capo della associazione di stampo camorristico, in cambio della erogazione della utilità, rappresentata dal cambio di destinazione urbanistica di un fondo ubicato nelle vicinanze delle proprietà della diocesi di Nocera Inferiore, sul quale doveva essere realizzato un edificio da destinare a mensa Caritas, rispetto alla cui edificazione si registrava un diretto interessamento e coinvolgimento dello stesso Pignataro (foto in b/n), di Eboli Ciro, di Cesarano Antonio, questi ultimi con lo specifico compito di fungere da tramite fra il summenzionato consigliere comunale ed il capo del sodalizio criminoso, ristretto agli arresti domiciliari in espiazione pena per ragioni di salute, dovendo evidenziare che, in conseguenza delle dirette sollecitazioni di Bianco Carlo, in data 16.5.2017 la Giunta Comunale di Nocera Inferiore adottava l’atto di indirizzo ai funzionari comunali propedeutico alla variante al Puc, coinvolgente il terreno sopra indicato“. Bianco aveva ricevuto promessa di un pacchetto di almeno 100 voti che lui ritiene di non aver ricevuto (è rimasto al palo con 137 doti in tutto). Scrive la Magistratura: “Le indagini documentano il profondo risentimento del Bianco per il “tradimento” subito ad opera dei correi. Egli infatti ricostruisce nei particolari l’accordo criminoso e gli attori dello stesso, accusandoli di averlo successivamente tradito dopo che lui aveva mantenuto la promessa ed adempiuto alla prestazione concordata“.

 

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