Accessorio tra i più antichi conosciuti per le signore, da qualche anno è ritornato prepotentemente alla ribalta. Nelle mani giuste riesce a dire tantissime cose …

Tra i più ricercati e antichi accessori moda, prezioso simbolo di raffinatezza,  classe e lusso, portatore di messaggi in codice e segreti attraverso il suo uso, il ventaglio è ormai da anni tornato alla ribalta. Non è più il racconto di un’era passata ma il protagonista, indiscusso, delle ore d’estate di tutte, nessuna esclusa, “ragazze di glamour”. 

Sin da bambina ne sono sempre stata affascinata ma, un po’ per pigrizia un po’ per timidezza, ho sempre desistito, ed in pubblico non ho mai dato sfoggio alla mia collezione di ventagli. Poi sono cresciuta, la mia coscienza fashion si è formata e affermata ed è stato folle amore… 
Si è trattato di una “Educazione sentimentale” fortemente guidata da mia madre e Lady Rosaria, mia inscindibile amica, entrambe cultrici del ventaglio. Nel mio viaggio nel mondo dello sventolio ho scoperto che per essere “so cool” la nostra arma di seduzione va abbinata a borse e scarpe, ma va bene anche tenersi su colori basici adatti a tutto. Il mio preferito? Senza dubbio quello con pavese in pizzo nero su telaio di legno, senza snobbare quelli blu e bianchi che vanno necessariamente posseduti.
Tre ventagli, infiniti outfit.  Altro modello vincente quello “brise”, senza pagina, in carta o tessuto, ma con le lamine in materiali rigidi quali legno, avorio, madreperla, tenute insieme da un perno chiamato rivetto, passpartout assoluto.  Oltre a questi modelli ve ne sono svariati altri di stoffa, di materiali tecnologici e chi più ne ha più ne metta. Piccolo consiglio, preferite sempre quelli pieghevoli a quelli fissi (modello coccarda con manico in legno lungo e telaio a schermo in carta o tessuto): sono molto più comodi e d’effetto e soprattutto… Attente a come lo muovete! Potreste senza saperlo rivelare qualcosa a qualcuno…

Maria Pepe

 

 

Alla prossima!
la vostra
Maria Pepe

Conosci il linguaggio del ventaglio?
Ecco alcuni dei messaggi che esso può trasmettere:

1) Ventaglio appoggiato vicino al cuore: “Hai vinto il mio amore”
2) Ventaglio chiuso tocca l’occhio destro: “Quando posso vederti?” 
3) Il numero di stecche del ventaglio mostrate rispondeva alla domanda: “A che ora?” 
4) Movimenti minacciosi a ventaglio chiuso: “Non essere così imprudente!”
5) Ventaglio mezzo aperto appoggiato alle labbra: “Mi puoi baciare” 
6) Ventaglio tenuto aperto a mani unite: “Perdonami” 
7) Coprirsi l’orecchio sinistro con il ventaglio aperto: “Non tradire il nostro segreto”
8) Nascondere gli occhi con un ventaglio aperto“Ti amo” 
9) Chiudere lentamente un ventaglio spalancato: “Prometto di sposarti”
10) Far scivolare il ventaglio sugli occhi: “Scusami”
11) Toccare con un dito la punta del ventaglio: “Vorrei parlarti”
12) Appoggiare il ventaglio sulla guancia destra:  “Sì”
13)Appoggiare il ventaglio sulla guancia sinistra: “No”
14) Aprire a chiudere più volte il ventaglio: “Sei crudele”
15) Lasciar cadere il ventaglio: “Saremo amici”
16) Sventolarsi lentamente: “Sono sposata” 
17) Sventolarsi velocemente: “Sono fidanzata”
18) Appoggiare alle labbra il manico del ventaglio: “Baciami”
19) Aprire completamente il ventaglio“Aspettami” 
20) Mettere il ventaglio dietro la testa: “Non dimenticarmi”
21) Mettere il ventaglio dietro la testa con le dita tese: “Arrivederci” 
22) Ventaglio nella mano destra davanti al viso: “Seguimi”
23) Ventaglio nella mano sinistra davanti al viso: “Desidero conoscerti”
24) Ventaglio tenuto sopra all’orecchio sinistro: ” Non desidero vederti più”
25) Far scivolare il ventaglio sulla fronte: “Sei cambiato”
26) Rigirare il ventaglio nella mano sinistra: “Ci stanno guardando”
27) Rigirare il ventaglio nella mano destra: “Amo un altro”
28) Portare il ventaglio aperto nella mano destra: “Sei troppo disponibile”
29) Portare il ventaglio aperto nella mano sinistra: “Vieni a parlarmi”
30) Far scivolare il ventaglio attraverso la mano: “Ti odio!”
31) Fra scivolare il ventaglio lungo la guancia: “Ti amo!”
32) Presentare il ventaglio chiuso: “Mi ami?”

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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