Causa scatenante un articolo del 5 maggio scorso sulle presunte barbarie perpetrate ai danni di animali durante la festa della Madonnna delle Galline. Il sindaco: «Ora basta!»
di Rosa Soldani
Per la querelle sui maltrattamenti agli animali durante la festa della Madonna delle Galline sono stati querelati il direttore responsabile del quotidiano Libero, Pietro Senaldi, e la giornalista Azzurra Noemi Barbuto. La denuncia è stata inoltrata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, per il tramite dei militari della tenenza carabinieri di Pagani ed è stata sottoscritta dal sindaco, Salvatore Bottone, nonché da vari consiglieri comunali, tra cui l’avvocato Goffredo Iaquinandi, consigliere comunale e colui il quale ha effettuato il materiale deposito presso la caserma paganese.
«Ancora una volta ci ritroviamo a doverci difendere da attacchi gratuiti e inspiegabili circa la festa della Madonna del Carmelo (detta delle Galline) – ha dichiarato Salvatore Bottone – ed i presunti “sacrifici” di galline e colombi alla Vergine. L’articolo pubblicato sul quotidiano Libero il giorno 5 maggio 2017 a firma di Azzurra Noemi Barbuto – prosegue il sindaco della città liguorina – ci ha lasciati attoniti ed indignati, atteso che, nel testo, la giornalista, raccontando la nostra tradizione, ha totalmente travisato gli avvenimenti deturpando l’immagine della nostra collettività, degradata ad una masnada di bruti. Testualmente, essa afferma “non si capisce perché i contadini, per ringraziare i miseri volatili, gli spezzino le ali, gli leghino le zampe e li appendano ai piedi dell’immagine della Vergine Maria per tutto il giorno, sotto il sole cocente e in mezzo al trambusto della folla in festa”. La giornalista, ancora, prosegue raccontando che dietro la Madonna segue un carro in cui volatili di diversa specie che “vengono legati uno accanto all’altro e che finiscono, per la disperazione, con il beccarsi a vicenda con violenza fino a farsi a pezzi”. Nulla di più falso – tuona Bottone – Questo è solo l’ennesimo tentativo di diffamare una festa bella come quella che si svolge nella nostra città. Ho più volte ribadito, insieme ai miei concittadini, che gli animali non vengono assolutamente torturati, e possono testimoniarlo le tantissime persone (centinaia di migliaia) che quest’anno hanno assistito alla festa e pregato davanti alla statua della Madonna portata in processione.Speculare su questa festa è una cosa ignominiosa; pertanto, in qualità di cittadini paganesi e di amministratori di questa città continueremo a difenderne le tradizioni in tutte le sedi. Non consentiremo a nessuno di denigrare la nostra storia ne tantomeno permetteremo che si dicano amenità sulle nostre origini e il nostro folclore. Adesso basta. Si dica una volta per tutte la verità”.