Una volta usciti dal mondo del lavoro, scrive al sindaco Bottone l’esponente del volontariato cittadino, non vi sono atvitità sociali possibili né centri di ritrovo

di Antonietta Rosamilia

Un’assoluta mancanza di strutture polifunzionali che possano costituire centri di riferimento e di aggregazione sociale per gli anziani. È questa la denuncia di Giuseppe Barone, presidente della onlus ANNA, con una lettera al sindaco del Comune di Pagani, Salvatore Bottone.

«Giornalmente assistiamo – scrive l’esponente del volontariato della città alfonsiana – allo spettacolo di anziani che vagano senza punto di riferimento con tutti i pericoli connessi. La popolazione del nostro territorio invecchia e come tale occorrono interventi strutturati e mirati per tale problema.L’anziano, uscito dal ciclo produttivo della vita lavorativa, ha la necessità di socializzare e condividere con altri momenti di spensieratezza per sconfiggere la solitudine e la depressione, nella considerazione che molti anziani vivono soli o lontani dai figli», continua Barone che chiede a Bottone di porre in essere interventi mirati. Nello specifico rimettere i bagni della villa comunale in condizioni di agibilità e dar vita ad orti sociali.

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