In Europa ogni anno si producono circa 15 chili di rifiuti elettronici per abitante e nel mondo si superano i 50 milioni di tonnellate. Dati allarmanti destinati ad aumentare nei prossimi anni

di Antonietta Rosamilia

Spesso, dopo aver acquistato il nuovo smartphone, non sapete come disfarvi di quello vecchio, visto che non può essere gettato nel cassonetto della raccolta indifferenziata, essendo un rifiuto Raee. 

Le soluzioni principali sono, sostanzialmente, due: portare il dispositivo al centro di riciclaggio più vicino oppure depositarlo nei negozi di telefonia.
Infatti, per quanto riguarda quest’ultima possibilità, per legge il venditore è obbligato a prendere in consegna il dispositivo che state sostituendo. Si chiama “uno-contro-uno” ed è un’iniziativa alla quale devono aderire anche gli e-commerce. Attenzione, però, sono obbligati a questo ritiro esclusivamente i megastore con almeno 400 metri quadri di negozio. 
Oggi, lo smaltimento dei rifiuti elettronici è un problema non indifferente per la società, con 15 chili di spazzatura ogni anno in Europa e 50 milioni di tonnellate nel mondo. In Italia, la situazione non cambia: ogni anno vengono prodotte circa 600mila tonnellate di rifiuti elettronici. E di questi solo la metà vengono smaltiti nel modo corretto. La prospettiva futura non è, quindi, delle migliori, se non si pensa a una soluzione drastica. Una speranza può arrivare dal riciclo. Infatti, i componenti della maggior parte dei gadget elettronici possono essere riutilizzati per realizzare nuovi dispositivi. Prende il nome di economia circolare ed è già adottata da numerosi produttori del settore.
Un ultimo consiglio… se decidete di disfarvi del vostro smartphone, bisogna eliminare ogni informazione che vi riguarda. In questo modo un malintenzionato non potrà recuperare i vostri dati personali. È molto importante salvaguardare il più possibile la privacy.

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