Lavori di bonifica dei territori bruciati, a questo mirerebbero gruppi criminali nel mirino dell’Autorità giudiziaria. Parlano Socialisti e Sinistra Italiana
Continua a bruciare la Campania: da Castel San Giorgio a Cava, al salernitano, al Cilento,al Vesuvio la regione è tutta un fuoco. E intanto nelle ultime ore si fa strada una tremenda ipotesi, che è al vaglio della Procura di Napoli: che ad appiccare le fiamme siano stati gruppi di disoccupati che mirano ad ottenere i lavori di bonifica dei boschi bruciati, ed in particolar modo di quelli del parco del Vesuvio.
Antonietta Marigliano, consigliera della VI Municipalità del Comune di Napoli, già da diverse settimane, con una lettera inviata al sindaco Luigi De Magistris, aveva chiesto un intervento di ripulitura dei terreni a Ponticelli ed in particolare nelle aree vicine a via San Michele ed a ridosso dell’insediamento di edilizia popolare conosciuto come “Le Cinque Torri”. La presenza di sterpaglie e rifiuti e gli incendi registrati in quei giorni avevano destato preoccupazione già allora, ma dopo il rogo che ha interessato Villa De Filippo l’appello della Marigliano diventa un monito ad agire in fretta per la salute dell’intera comunità. «È da mesi che chiedo attenzione sulle aree coinvolte dall’incendio, non ultima la nota del 22 giugno inviata agli organi istituzionali comunali e locali in cui ho segnalato il pericolo imminente per la presenza di alte sterpaglie e scarichi di rifiuti pericolosi – dichiara la socialista Antonietta Marigliano – Ponticelli non è un quartiere, ma una discarica a cielo aperto dimenticata da tutti, ignorata e cancellata dalla mappa del Comune di Napoli dall’attuale amministrazione. Un territorio completamente abbandonato a se stesso, alla mercé di tutti. Il fuoco è denaro, il fumo è profitto, la devastazione è ricchezza?». A far sentire la loro voce anche i vertici di Sinistra Italiana, che con una nota congiunta dei parlamentari campani senatore Peppe De Cristofaro e onorevole Giancarlo Giordano, oltre che del coordinatore regionale Tonino Scala, affermano: «La situazione incendi che da oltre una settimana stanno flagellando la Campania è veramente drammatica. Esistono delle responsabilità, tante e diffuse, che si stabiliranno in un secondo momento. Adesso occorre uscire alla svelta da questo stato di emergenza. È necessario e non più differibile un intervento diretto da parte del Governo per fronteggiare questo vero e proprio disegno criminale. Non capiamo – proseguono – cosa aspetti De Luca a dichiarare lo stato di calamità naturale, come ad esempio ha fatto il governatore Zingaretti per la regione Lazio, per analoghe ragioni. Sorprende il motivo della sua inerzia, visto che i roghi hanno colpito un’ampia porzione di territorio regionale: dal Vesuvio all’area Flegrea, da Torre del Greco ad Acerra e Giugliano, Napoli Est e Pianura, stamattina a Posillipo. Roghi si sono sviluppati anche nelle altre province campane, ad Agropoli e in provincia di Caserta. Si tratta – concludono gli esponenti di Sinistra Italiana – di una situazione frutto di scellerati tagli lineari che hanno colpito duramente il welfare e la sanità e che purtroppo non hanno risparmiato la tutela del territorio e dell’ambiente. Ci attendiamo un rapido intervento da parte del governo e dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni».