Giunge alla terza edizione il campo estivo nato da un’idea di tre associazioni locali che poi è scemato per l’abbandono del sostegno comunale. A farlo ripartire Ilaria Ambroselli
di Rosaria Vincelli
Ieri mattina a Castel San Giorgio è ricominciato Ragazzi Insieme estate, il progetto che, giunto alla sua terza edizione, ha già raccolto innumerevoli consensi.
Quest’anno il campo estivo si terrà presso il Centro Comunitario della frazione di Aiello per tutto il mese di luglio e, grazie alla collaborazione completamente volontaria di 30 giovani, rallegrerà l’estate di tanti bambini.
Da subito il numero di iscritti è stato elevatissimo: 130 bambini suddivisi per fasce d’età e distribuiti in due differenti gruppi. Sintomo questo che l’idea è vincente e a decretarlo sono i bambini stessi, i veri giudici di questa avventura.
Il programma è variegato e pensato in ragione delle diverse età: laboratori didattici, percorso avventura, giornate in piscina, gita alla scoperta della natura. Attive anche le navette ed il servizio mensa per le giornate in sede.
I genitori, molti dei quali impegnati per motivi lavorativi, lo hanno ritenuto una valida opportunità per regalare ai propri bambini momenti di felicità nel contesto comunale ed al di fuori di esso, sicuri, soprattutto, di poter contare su un gruppo di ragazzi fortemente coeso che da tre anni ha come unico obiettivo quello di dispensare sorrisi e di educare divertendo.
Ragazzi Insieme è una realtà già collaudata e attiva tutto l’anno; nasce da un’idea di tre associazioni del Comune sangiorgese: Amici di Villa Calvanese, Santa Barbara e San Michele Arcangelo che, circa 20 anni fa, hanno immaginato una serie di iniziative accessibili, per costo e motivi logistici, a quante più famiglie del territorio. Per diversi anni il progetto estivo è stato in parte supportato dal Comune, ma pian piano si è andato consumando fino a spegnersi completamente.
Due anni fa un gruppo di ragazzi, sotto la guida di Ilaria Ambroselli, responsabile e coordinatrice di Ragazzi Insieme, ha deciso di rimboccarsi le maniche e farlo rivivere.